E’ stata inaugurata sabato 5 ottobre presso la Chiesetta di S.Anna a Castiglione Falletto la mostra personale di Osvaldo Mascarello, evento nato della collaborazione tra il Comune di Castiglione Falletto e l’associazione Art & Wine Club, secondo il progetto concordato dal Sindaco Paolo Borgogno e dal curatore Fabio Giuseppe Carlo Carisio (presidente del sodalizio) per la valorizzazione culturale della Chiesetta di S. Anna attraverso mostre artistiche.
Osvaldo Mascarello, artista lamorrese, è diventato grande narratore visivo dei paesaggi vitivinicoli della sua Langa, divenuti Patrimonio Unesco, ed in particolare alle vigne di La Morra, dove è nato nel 1948 ed è ritornato a vivere da due anni. Dopo averli dipinti incastonati nelle suggestive e peculiari “grotte” mascarelliane; dopo aver descritto i suoi viaggi nel mondo prima con lo sguardo fotografico e poi con quello pittorico attraverso la magia delle ombre, dopo essersi cimentato con successo di apprezzamenti critici e premi nella scultopittura su tela o tavola, ha infatti intrapreso un nuovo viaggio artistico in un panorama praticamente incontaminato: barrique painting, ovvero le barrique dipinte con la ciclopittura.
Alcune opere sono esempi di scultopittura, realizzate partendo da immagini paesaggistiche, e non, che dialogano con le costruzioni figurative a rilievo realizzate con agglomerati di vernice incastonati a foggia di mosaico per raffigurare ora un pellicano ora un tralcio coi pampini di vite. Proprio l’immagine di quest’ultima è stata selezionata nel prestigioso catalogo della Collezione Sgarbi ed è stata scelta dal viticoltore lamorrese Gianni Ramello, presidente dell’ufficio turistico di La Morra, come etichetta per le sue Magnum di Barolo che sono state aperte in occasione dell’inaugurazione.
Al centro dell’evento espositivo c’è anche una barrique dipinta con l’ormai consolidato stilema dell’artista viaggiatore che sulla botte da 225 litri trova però una nuova chiave di sviluppo: la pittura a 360 gradi o ciclopittura! Intorno alla barrique ruota infatti un paesaggio delle vigne della Langa del Barolo che dall’alba giunge fino al tramonto all’Annunziata, un percorso visivo e anche cronologico delle emozioni che ogni visitatore assapora dell’incanto delle Langhe assolate.
«Questa nuova espressione artistica diventa lo strumento di esaltazione dell’arte pittorica suadente, lirica ed icastica di Mascarello – spiega Fabio Carisio, curatore dell’esposizione – Un’arte che ben potrebbe portare a definirlo pittore delle ombre per il suo vezzo stilistico di rappresentare i profili dei protagonisti in mono-bicromia illuminati solo da fondali di pregevolissime e incantevoli varietà tonali. Un’espressività artistica ancorata al figurativo paesaggistico che ben si presta a divenire ciclopittura su questo nuovo supporto della barrique dotato di potenzialità infinite».
Un ampio capitolo della esposizione è dedicato naturalmente alle opere paesaggistiche sulle colline di Langa inserite nelle umbratili “grotte“ come le visioni lenticolari di uno scatto fotografico, eredità dell’altra passione di Mascarello
L’artista viaggiatore presenta infine anche alcuni dipinti, in analoga espressione artistica di quelle di Langa, volte a descrivere i suoi viaggi in Africa ed Asia. Le suggestioni esotiche si fondono alle calibrazioni soffuse delle gradualità cromatiche dei molcenti sfondi degli acrilici pittorici.
La mostra si può visitare fino al 14 ottobre dal venerdì al lunedì dalle 11 alle 17.
Alcune immagini dell’inaugurazione nella Gallery di Ideawebtv.it