Il Comune di Ceva è impegnato per commemorare il 25° anniversario della grande alluvione, che il 5 e 6 novembre 1994 provocò danni ingenti, paura e distruzione anche in città.
“Vero è che, grazie a una serie di provvedimenti precauzionali dettati dal buonsenso e adottati in allora, pur senza indicazioni e con poche risorse, e con il generoso impegno di tanti, Ceva non ha pianto morti. Ma è altrettanto da ricordare come in provincia di Cuneo le vittime innocenti del disastro siano state ventinove. E nella ricostruzione la nostra comunità deve riconoscenza a molti singoli, associazioni, paesi, realtà di volontariato che ci hanno aiutato a ripulire, ricostruire, tornare alla normalità” commentano dall’Amministrazione Comunale.
Non sarà solo un momento dedicato al ricordo, bensì di una riflessione su quanto in 25 anni si è fatto dal punto di vista della sicurezza, sulle storie di chi ha saputo riprendersi e non piegarsi ad acqua e fango, sull’importanza della Cultura di Protezione civile.
La data scelta è quella di venerdì 8 novembre (alle 21) per non sovrapporsi al calendario di commemorazioni che Alba proporrà per il 2 e 3 novembre. Il luogo scelto: la nuova aula magna del Centro di formazione professionale Cebano-Monregalese, in corso IV Novembre, luogo simbolo in quanto profondamente colpito dall’alluvione, sostenuto da una catena di solidarietà e rilanciato in questi anni, fino a raggiungere risultati prestigiosi. Il Cfp, inoltre, si trova a pochi metri dal Tanaro e dalla Passerella, che la piena strappò dalle sponde del fiume, decretando di fatto la divisione in due della città.
Il programma, in via di definizione, prevede la proiezione di video e foto sul 1994 e la successiva alluvione del 2016, un’esposizione fotografica, alcune testimonianze, i contributi dell’assessore alla Protezione civile Nadia Carena e del Sindaco Vincenzo Bezzone, sui piani di sicurezza e i lavori eseguiti in questi anni per proteggere la città dai problemi idrogeologici.
L’invito a tutti i cittadini verrà esteso alle autorità della zona, ai Sindaci dei Comuni dell’asta del Tanaro, ai familiari delle 29 vittime, che saranno ricordarti martedì 5 novembre alle 20 in un modo particolare: con 29 rintocchi a lutto – uno per ciascuno dei morti in provincia di Cuneo – suonati dall’antica torre civica del Campanone, per tradizione e storia deputata a sottolineare i momenti lieti e dolorosi nella vita della comunità.