“Le patologie croniche rappresentano oggi un grande problema, un’epidemia. Servono programmi per migliorare la qualità dei pazienti”. Così il direttore generale dell’Asl CN1 Salvatore Brugaletta ha aperto la conferenza stampa di presentazione del Piano locale della cronicità. Un programma che si pone come obiettivo il miglioramento dei servizi per le persone che soffrono di patologie a lungo termine. “Gli indicatori di vecchiaia dicono che il Piemonte è dietro solo alla Liguria a livello italiano – ha detto Brugaletta – . Ecco perché servono risorse ed un piano locale per accompagnare i pazienti che vivono queste situazioni di criticità”.
Il nuovo programma, già avviato ed attivo, è stato illustrato dal direttore sanitario dell’Asl CN1 Giuseppe Noto: “Partiamo dal presupposto che Cuneo dal punto di vista sanitario è un’eccellenza. Però la cronicità è una nuova epidemia e spesso il paziente si perde tra i servizi e rimane spaesato senza una guida adeguata”. Per questo sono stati introdotti gli ambulatori della salute, realtà gestite da personale infermieristico formato che possano seguire da vicino il paziente: al momento sono 12 sul territorio di competenza dell’Asl CN1, ma l’obiettivo è farli diventare 20 nel giro di un anno, per poi crescere ancora. “E’ fondamentale che ci sia un raccordo con la Medicina generale e con tutti gli altri attori coinvolti – ha aggiunto Noto -. E’ necessario un patto con la comunità, che è già in atto, ma che deve ancora rafforzarsi ulteriormente e che potrà fare la differenza”.
“Ci sono delle criticità da superare, ma questo è un modello molto innovativo, unico a livello regionale”, ha commentato il coordinatore delle Attività Distrettuali dell’Asl CN1 Enrico Ferreri, che ha sottolineato il ruolo fondamentale in questo processo del personale infermieristico. La direttrice delle Professioni Sanitarie Anna Maddalena Basso ha spiegato : “I lavori sono in corso, ma stiamo cercando di far crescere i nostri infermieri anche attraverso numerosi corsi per far capire loro che devono pensare al loro ruolo in maniera differente: se ragioniamo di squadra e portiamo avanti un lavoro progressivo, questo può essere un modello vincente”.
Il Piano è stato redatto con l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle: “C’è stata una grande collaborazione nella preparazione di questo progetto – ha confermato Monica Rebora, direttore sanitario dell’ospedale -. Questo è un Piano innovativo: il sistema sanitario deve cambiare e mettersi in gioco, la strada è quella giusta”.
I pazienti cronici in tutta la Asl CN1 sono circa 30 mila. Le patologie più frequenti sono lo scompenso cardiaco, la broncopneumopatia cronico ostruttiva e l’insufficienza renale cronica.
Ecco le parole del direttore sanitario dell’ASl CN1 Giuseppe Noto e del direttore sanitario dell’Aso Santa Croce e Carle di Cuneo Monica Rebora.