Un nuovo canale per dare la possibilità alle persone sorde di potersi mettere in contatto in maniera istantanea con la Polizia. Lo rende possibile la tecnologia grazie ad una speciale sezione della app (gratuita) della Polizia YouPol. L’iniziativa fa seguito ad un protocollo già sottoscritto dalla Questura di Cuneo con l’Ente Sordi Cuneo nel 2013: a firmarlo furono l’allora questore Isabella Fusiello e Simona Trani, presidente della sezione cuneese dell’Ente.
L’accordo prevedeva l’introduzione nella sala operativa di un telefono dedicato alle persone sorde, che, mandando un messaggio di testo a quel numero, potevano segnalare situazioni di pericolo e chiedere aiuto. Il tutto con l’utilizzo di speciali codici per indicare il tipo di reato che si voleva indicare, seguito dal luogo dove veniva richiesto l’intervento.
Le tecnologie sempre in evoluzione hanno in questi anni ampliato le possibilità per rendere il servizio ancora più efficace. Dal 2018 i sordi possono chiedere l’intervento della Polizia con l’app YouPol. Registrandosi ed accedendo alla sezione a loro riservata, hanno la possibilità di interagire direttamente con la sala operativa delle questure di tutta Italia.
Il grosso vantaggio dell’applicazione è la geolocalizzazione, che permette di individuare immediatamente la posizione da cui arriva la richiesta e poter quindi intervenire con più prontezza. Per far conoscere questo canale preferenziale, sono in programma alcune riunioni: una si è tenuta a Cuneo, nella sede provinciale dell’Ente Sordi di via Meucci, la scorsa settimana. Per la Polizia era presente il dirigente Luigi Chilla, che ha spiegato a circa 40 sordomuti le modalità di accesso al servizio, facendo prove materiali per mostrare loro come registrarsi e poter utilizzare l’applicazione.