Dopo la riunione avvenuta questa mattina (mercoledì 23 ottobre) in Confindustria a Torino, la dirigenza della multinazionale tedesca Mahle, ha espressamente dichiarato la volontà di chiudere gli stabilimenti di Saluzzo e La Loggia nella quale lavorano in tutto circa 450 operai.
La motivazione data dalla dirigenza è stata che la produzione in Italia costa troppo, ed è stato dichiarato di voler spostare tutto negli stabilimenti polacchi, tutti i prodotti sviluppati in piemonte sono stati trasferiti in Polonia.
Dopo tale decisione, i lavoratori si sono recati presso le relative aziende piemontesi per procedere ad un confronto faccia a faccia con i referenti sindacali, i quali hanno fermamente dichiarato la volontà di procedere fino alla fine, accanto ai lavoratori.
Così Roberto Lepori, segretario generale dell’Unia:” Abbiamo tutte le potenzialità per produrre, con uno stabilimento con fonderia tecnologicamente più avanzata d’Europa che può fare più di sette milioni di pistoni all’anno e in questo momento ne sta facendo meno di tre milioni”.
Ad oggi seguiranno perciò 75 giorni, nei quali sarà avviata la procedura di dialogo tra le parti sociali: proprio domattina partiranno le prime riunioni all’interno dell’azienda per cercare di capire in che maniera potersi approcciare a tale situazione, a seguire poi venerdì mattina alle ore 11,30 ci sarà una riunione con le rappresentanze sindacali ed alcuni lavoratori presso l’aula del Comune di Saluzzo in cui sarà presente il sindaco Calderoni.
Mauro Calderoni Sindaco di Saluzzo ha espresso la sua vicinanza ai lavoratori ed il suo impegno promesso al fine di mettere in atto tutte le procedure , per far sì che anche le autorità più alte vengano a conoscenza di tale situazione.
Di seguito alcuni momenti dell’assemblea, in cui sono intervenuti i rappresentanti sindacali: