Dopo la vittoria a tavolino sul campo del Cit Turin e alla vigilia dell’insidiosa gara interna con l’Asca, appaiata in settima posizione a quota 10, siamo andati a curiosare in casa della Santostefanese, iscrittasi al campionato di Promozione Girone D dopo la rinuncia all’Eccellenza. Tra i volti nuovi del sodalizio belbese il nuovo Direttore Sportivo Ezio Grasso che, dopo una vita passata alla corte dell’Albese dove ha ricoperto tutti i ruoli ad eccezione di quello di Presidente e sfiorato la Serie C persa nello spareggio a La Spezia, da quest’anno ha deciso di affrontare una nuova sfida.
Ezio, da cosa è nata la decisione di accettare la corte della Santostefanese dopo l’addio all’Albese?
“Dopo aver ricevuto richieste soprattutto da Asti, ho scelto Santo Stefano perchè è vicino a casa ma, soprattutto, perchè qui ho molti amici. Ho trovato infatti una realtà famigliare, molte persone le conoscevo già anche tra i membri del direttivo come Santero, Toso, Bellora…quindi dopo aver ricevuto la loro proposta e averci ragionato su per un po’, ho accettato. E’ un piacere lavorare con questa società, nella quale ho carta bianca in tutto. Il presidente Ermanno Margaglia ha la massima fiducia nei miei confronti e avvalla tutto ciò che propongo, ma un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo anche a Bosio e Dialotti, che rappresentano l’anima della Santostefanese. Se non fosse stato per loro due che hanno voluto riprendere la situazione in mano e reiscrivere la Santostefanese al campionato, c’era il rischio concreto che la squadra non venisse iscritta al torneo. Sono loro che fanno da traino al direttivo e voglio ringraziarli per la fiducia che mi hanno accordato”
Quanto ti è costato salutare Alba dopo 16 anni in biancoblu?
“Mi è costato tantissimo. Ho lasciato un pezzo della mia vita ad Alba, mi dispiace ancora adesso. Ora ho però una nuova avventura sulla quale concentrarmi anche se la speranza è che l’Albese torni subito in Eccellenza visto che se lo merita. Intanto voglio ringraziare quei ragazzi che ho avuto ad Alba negli anni e che hanno accettato di seguirmi in questa nuova sfida come Bregaij, Tarantini, Roveta, Gallo, Ciriotti e Arione, il preparatore dei portieri Pallaro oltre a tutti gli altri giocatori che hanno deciso di sposare in estate la nostra causa”
La prima sfida è stata costruire una squadra facendo i conti con i problemi economici lasciati in eredità dalla gestione precedente…
“E’ inutile nascondersi, purtroppo per motivi economici figli della gestione passata non siamo riusciti a iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza. Nonostante un budget limitato per la Promozione abbiamo costruito una squadra in grado di giocarsela per la metà classifica e, contemporaneamente, cercare di ripianare i buchi di bilancio. Se riuscissimo in questo duplice intento per noi sarebbe come vincere il campionato. Gli obiettivi sono questi: disputare un campionato da metà classifica, riportare la gente allo stadio e cercare di mettere a posto i conti. Sicuramente è difficile da farsi ma con la voglia e la volontà sono sicuro che riusciremo a farcela”
Parallelamente continui a coltivare la tua passione per i rally…
“Quella c’è sempre. Il 15 dicembre faccio il Rally delle Merende che si svolge a Santo Stefano Belbo. Quella passione non l’abbandono, mi dispiace solo che il rally sarà in contemporanea con la partita con la Valenzana che dovrò perdere. E’ una bella passione che adoro, anche se è un po’ troppo costosa…”