A Rifreddo si conferma un successo la “Notte delle Streghe”, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione.
Per tutto il week-end, il comune della Valle Po, si prepara ad ospitare moltissime persone provenienti anche da lontano, per assistere a questo spettacolo naturalistico, tra lo splendore delle colline rifreddesi notturne, illuminate solo da piccoli ceri e da una guida con una fiaccola in mano.
Il percorso, a cui si accede con un biglietto di ingresso strutturato su fascia oraria, parte dalla piazza di Rifreddo e si snoda lungo un percorso piuttosto lungo, percorribile all’incirca in un’ora, in cui i visitatori vengono immersi in fasi di buio totale con personaggi in maschera, pronti a spaventare gli ospiti, con urla e sceneggiature teatrali, create da per l’occasione da personale molto preparato.
Segue l’ingresso obbligatorio all’interno di un capannone “del terrore”, nel quale una luce accecante e fumo in ogni dove offuscano lo scenario, dove improvvisamente compaiono maschere spaventose.
Tutto ciò non è pura fantasia, bensì, come ci ha raccontato il Sindaco, Cesare Cavallo, queste creazioni sono legate a leggende popolari, che narrano di masche, faje e altri mostruosi esseri, che hanno spaventato moltissime generazioni di rifreddesi.
Nel 1945, Rifreddo è stato inoltre teatro di incredibili e atroci persecuzioni alle streghe, con processi ad alcune donne del territorio ritenute responsabili di eresia. I documenti storici dei processi alle streghe, rinvenuti presso l’archivio storico del Comune, ne dimostrano la reale esistenza.
Moltissime le persone presenti alla nottata “paurosa”, durante la quale, anche i bambini, sono stati presi in considerazione, creando luoghi magici e misteriosi nei quale c’erano maghi e streghe pronti a coinvolgerli; per i più scatenati, una pista da ballo per sfogarsi a suon di musica.
Attorno alla piazza, piccoli banchetti di oggettistica varia legata al tema e banchi alimentari, hanno contribuito ad arricchire il luogo, con commessi e venditori “travestiti” per l’occasione.
La popolazione ha partecipato in prima linea, appendendo alle case “fantocci”, zucche illuminate e decorazioni a tema; il contributo dei cittadini è stato fondamentale per un’undicesima edizione super riuscita.