«Sono venuto per controllare di persona e per esprimere la mia solidarietà a quel medico che è stato ingiustamente accusato di non fare il suo lavoro, mentre lo ha fatto con grande professionalità e rispettando tutti i protocolli. Il medico aveva quattro casi urgenti dentro il Pronto Soccorso, come chiunque poteva vedere sui monitor in sala di attesa, mentre il padre della sindaca era stato valutato dapprima come codice verde leggero e poi come codice bianco per una ferita che non perdeva più sangue. Il medico ha fatto tutto quello che doveva, dopo poco più di quaranta minuti la sindaca si è spazientita ed ha deciso di abbandonare il Pronto Soccorso, attaccando verbalmente e con veemenza gratuita il medico al lavoro. Mi spiace rilevare che chi indossa la fascia tricolore possa avere simili comportamenti».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine della visita a sorpresa all’ospedale di Ceva, oggi pomeriggio, dopo il caso di presunta malasanità segnalato dalla sindaca di Perlo, Simona Rossotti, che venerdì sera aveva accompagnato il padre al Pronto Soccorso per una lieve ferita superficiale a una mano.
L’improvvisato sopralluogo, al quale hanno assistito il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone e il direttore generale dell’Asl Cn1 Salvatore Brugaletta, ha fornito all’assessore l’occasione per annunciare che “si sta lavorando per potenziare il Pronto Soccorso con una piazzola di elisoccorso” e per “portare almeno dieci letti di lungodegenza, necessari al completamento di un percorso di assistenza che riguarda l’area con la maggiore densità di anziani della Regione”.
c.s.