Un derby è un derby, si sa, spesso può generare tensione e polemiche, ma quello tra Langa Calcio e Albese, campionato di Calcio a 5, Serie D, ha tutta l’aria di avere assunto dimensioni da Far West. Almeno stando a quanto riportato dal comunicato ufficiale della LND che, in seguito a una presunta rissa che avrebbe portato l’arbitro a sospendere l’incontro al 15′ della ripresa sul risultato di 4 a 4, ha dato partita persa ad entrambe le squadre per 0-6, irrogato la sanzione dell’ammenda di 100 euro a carico di entrambe le società e squalificato fino al 29 gennaio 2020 Raffaele Paone dell’Albese e Alberto Testa della Langa Calcio.
Cosa accaduto lo scorso 28 ottobre lo riporta lo stesso Comunicato Ufficiale attenendosi al referto dell’arbitro. “La gara – si legge – non ha avuto un regolare epilogo, essendo stata sospesa anzitempo al minuto 15esimo del secondo tempo in ragione del comportamento gravemente antisportivo e violento da parte dei tesserati di entrambe le società sportive.
In particolare, a seguito dell’espulsione di due giocatori, gli stessi davano avvio ad una colluttazione che coinvolgeva anche un tifoso della squadra ospite, che iniziava a sferrare pugni all’indirizzo del giocatore n. 8 della squadra locale. I giocatori di entrambe le società lasciavano allora il perimetro di gioco, per recarsi sul punto della lite, alcuni partecipando attivamente altri cercando di calmare i soggetti coinvolti. Ne originava una violenta rissa che coinvolgeva tutti i giocatori in campo e i compagni in panchina. Visto il clima di forte tensione in campo, l’arbitro decideva di sospendere la gara. Ciò premesso, appare evidente la responsabilità oggettiva di entrambe le squadre per il comportamento violento e gravemente contrario ai principi di correttezza messo in atto dai propri tesserati”.
Una versione che striderebbe con quanto accaduto in campo, almeno stando a quanto dichiarato dai protagonisti sul rettangolo di gioco “Cosa riportato sul comunicato ufficiale non corrisponde assolutamente alla realtà – afferma l’allenatore dell’Albese Gianluca Radames – anzi, buona parte di quanto accaduto è stato a causa di un arbitro assolutamente inadeguato. Non c’è stata alcuna rissa in campo come si legge dal referto, anzi, è stata rovinata una bellissima partita tra due squadre che si conoscono e si rispettano. Ciò che è accaduto è semplice: un giocatore della Langa ha commesso un brutto fallo su un nostro giocatore e l’arbitro ha pensato bene si espellere entrambi, compreso il nostro tesserato che aveva subito il fallo senza reagire. Uscendo dal campo il padre del nostro giocatore ha cercato di difendere il figlio ma lo abbiamo subito bloccato allontanandolo e abbiamo spento sul nascere ogni possibile colluttazione. Tra l’incredulità generale, però, l’arbitro ci ha comunicato l’intenzione di non proseguire l’incontro a causa dell’eccessiva tensione. Noi ci conosciamo con i tesserati della Langa, c’è un rapporto di amicizia e di sicuro non scateniamo risse con loro per colpa di una partita di Calcio a 5″.
Decisamente più critico il presidente del Langa Calcio Nicola Parusso che ha stigmatizzato quanto accaduto “Sono molto amareggiato per quanto accaduto – afferma – la Langa Calcio si dissocia da qualsiasi comportamento che non abbia a che fare con lo sport. Il nostro modo di intendere il calcio non ha nulla a che vedere con queste cose e ci dispiace moltissimo che il nostro nome venga associato a fatti che con lo sport non hanno nulla a che fare e che si scontrano con i principi di correttezza e lealtà sui quali da sempre fondiamo la nostra attività”.