Si è concluso poco fa, il tavolo di trattativa con gli esponenti dei sindacati, i sindaci e la direzione dell’azienda Mahle, proveniente da Stoccarda.
Purtroppo la situazione è rimasta totalmente invariata: la direzione Mahle ha espressamente dichiarato che dalla prossima riunione, a data da destinarsi, non saranno più presenti i vertici, ma al loro posto interverranno i legali.
Lo scontento dei lavoratori e dei sindacati è prevedibile, proprio come era prevedibile la fermezza nella quale è stata confermata la decisione già precedentemente presa nei confronti delle due sedi Mahle, quella di La Loggia e quella di Saluzzo.
Gli esponenti dei sindacati hanno continuato su una linea dura e precisa, l’unico obiettivo è la reintegrazione dello stato occupazionale, cosa che non al momento non è stata accettata dai vertici di Stoccarda.
Ricordiamo le parole del sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni la scorsa settimana in occasione della prima riunione: “Senza passaggi intermedi, riceviamo la comunicazione dell’intenzione di chiudere, un comportamento estremamente scorretto, che non tiene conto di quello che ci sta dietro, i 450 posti di lavoro, prospettive di vita delle famiglie. Questo non è il modo di approcciarsi a questioni così delicate”.
La rabbia per la maniera nella quale si sono espressi i vertici Mahle è una questione che è rimasta comune a tutte le rappresentante territoriali presenti. L’unica cosa al momento certa è il fatto che i sindacati continueranno la loro battaglia per i lavoratori.