Home Eventi Torna la “cena propiziatoria” della Fiera del Bue Grasso di Carrù

Torna la “cena propiziatoria” della Fiera del Bue Grasso di Carrù

Per l'edizione 2019 sarà ospitata giovedì 14 novembre dall’“Osteria del Borgo”

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Cambia la fiera, ma non il rito che la precede e vuole essere di buon auspicio per la sua riuscita. Se, per la prima volta nella sua storia ultracentenaria, la “Fiera del bue grasso” non si limiterà a una giornata, estendendo i propri confini temporali dal 12 al 15 dicembre, la cena propiziatoria (organizzata fin dal 2008 affinché “il Bue di Carrù dell’Italia sia la virtù”) conferma l’appuntamento del giovedì.

Il convivio, organizzato dalla condotta Slow Food “Langhe Dogliani Carrù” con il patrocinio del Comune di Carrù e in collaborazione con i ristoranti carrucesi, l’Associazione nazionale allevatori bovini di razza piemontese e la Bottega del vino Dogliani Docg, è in programma per giovedì 14 novembre dalle 20,30 presso l’“Osteria del Borgo” di Carrù.

Protagonista della serata a tavola, seguendo le indicazioni emerse dalle ricerche dell’illustre accademico della cucina e grande gastronomo Giovanni Goria, sarà il “Grande bollito risorgimentale piemontese” composto da sette tagli, sette ammennicoli e sette salse (ovvero “bagnet verd”, “bagnet russ”, “sausa d’avje”, “cögnà”, “cren”, confettura di mele e zenzero, confettura di cipolle rosse, oltre al sale grosso e il nuovo olio extra vergine di oliva), e con l’immancabile accompagnamento dei migliori vini dei produttori associati alla Bottega del vino Dogliani.

Il menù prevede un avvio con lardo alle erbe aromatiche e filetto di manzo marinato al sale. Si proseguirà con una prima portata di carne costituita dai tagli: scaramella, stinco, fiocco, coda, gallina e  rollata. Il secondo giro nel segno della carne sarà con punta, cappello da prete, lingua e testina. Come preludio alla terza portata, costituita da muscolo, tenerone, zampino e cotechino, verranno serviti i raviolini in brodo di manzo.

Il compito di chiudere in dolcezza la serata, invece, sarà affidato al bunet e alla torta di nocciole con zabaglione. Come tradizione impone, il bollito in questa serata sarà di carne di manzo, il quale “rinuncia” a diventare bue per propiziare la buona riuscita della fiera.

Il costo della cena, tutto compreso e fisso ormai da molti anni, è di 42 euro per i soci Slow Food e di 45 per gli accompagnatori. Per aderire e necessario prenotare entro mercoledì 13 novembre, telefonando a Lorenzo (tel. 339-6651424) o l’“Osteria del Borgo” (tel. 0173-759184), oppure scrivendo agli indirizzi mail: info@slowfoodlanghe-dogliani-carru.it o info@osteriaborgo.it.

c.s.