Il Medio Oriente bussa alle nostre porte, ai confini est dell’Unione Europea, e compito di tutti noi è quello di non ignorare una tale richiesta di allarme proveniente da chi paga con la libertà e con la vita l’impegno a favore dei diritti politici e civili e contro l’escalation terroristica e militare. La città di Fossano intende contribuire a che questo allarme possa restare udito, attraverso l’importante conferenza pubblica promossa da Anna Mantini per la prima serata dell’8 novembre nella sala Conferenze del castello degli Acaja.
Un evento aperto a tutta la Cittadinanza per non tacere su una ecatombe che si abbatte sui bambini e sulle donne, come confermato tragicamente nei giorni scorsi dalla barbara esecuzione di una giovane leader politica e attivista siriana.
Proprio le più recenti vicende internazionali innescate dalla Turchia contro il Popolo Curdo, e culminate nella tregua imposta a quest’ultima dalla comunità atlantica, ci dicono a voce alta che quanto accade nell’area mediorientale si verifica, di fatto, vicinissimo a casa nostra. Nel bene così come nel male, e le politiche militari, diplomatiche e di ricostruzione civile devono costituire tasselli di una sola inscindibile strategia per debellare il terrore, isolare il fanatismo e garantire la libera autodeterminazione dei Popoli.
Anche quando i mezzi di comunicazione non accendono i riflettori, ogni giorno si verificano sistematiche violazioni contro la dignità della Persone e contro quanti si oppongono a regimi integralisti, illiberali e totalitari che vorrebbero giustificare le proprie atrocità. Esattamente come avviene in Iran a opera dei mullah e degli eredi politici di Khomeini succedutisi negli ultimi 22 anni in nome di un finto moderatismo servito solo a coprire crimini contro l’Umanità perpetrati entro i confini nazionali e portati avanti nel resto del Medio Oriente con la complicità dei governanti degli altri Stati di quella macroregione a ridosso dell’Unione europea.
Anna Mantini, presidente del circolo cittadino Il Ragno, nel mese di luglio ha preso parte, in Albania, assieme a una folta delegazione politica e civica, al meeting internazionale promosso dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana e dalla sua leader Maryam Rajavi. L’occasione del convegno in programma a Fossano è una puntualizzazione e una forte sensibilizzazione rispetto a uno scenario che resta drammatico soprattuto perché il governo antidemocratico di Teheran punta a legittimarsi agli occhi della comunità internazionale e così a legittimare i propri crimini interni e una situazione economica e sociale al collasso.
“L’impegno, mio e non soltanto, per portare alla pubblica attenzione l’importante lavoro di mobilitazione civile svolto dalla Resistenza Iraniana e dalla sua presidente Rajavi, intende rendere i nostri concittadini partecipi di una situazione che, se rimarrà irrisolta, creerà come già sta facendo una polveriera alle porte dell’UE con effetti sui movimenti immigratori, sulla sicurezza e sulle prospettive di una parte delle nostre economie – spiega Mantini – Da qui la nostra decisione di parlarne assieme ad alcuni testimoni e protagonisti, venerdì 8 novembre a partire dalle ore 21 nel Castello degli Acaja. Ringrazio il Comune di Fossano per il patrocinio, il Sindaco Dario Tallone che interverrà alla serata, l’associazione per un Iran libero e democratico e la Parlamentare europea Gianna Gancia che porterà il punto di vista delle possibili e auspicabili politiche UE e con la quale ho condiviso molte iniziative e missioni a sostegno di questa fondamentale causa di libertà e dignità di un intero Popolo e di un’intera regione del Pianeta a noi vicina“.
“Siamo lieti che il nostro convegno coincida con sviluppi importantissimi, forse decisivi e speriamo anche definitivi dal punto di vista della vittoria riportata dalla comunità occidentale contro i capi del terrore islamico, perché proprio questo è il momento più propizio per accompagnare il trionfo dell’intelligence militare a quello del riscatto e della riscossa dei diritti soggettivi e pluralistici, economici e sociali da affermare internamente e da riconoscere internazionalmente nei territori e nelle popolazioni flagellate e senza i quali nessun successo, per quanto rilevante, potrà mai dirsi definitivo“.
Nel corso della conferenza prenderanno altresì la parola il professore universitario Valter Maria Coralluzzo, la giornalista Loredana Biffo, il medico Khosro Nikzat e Yoosef Lesani in rappresentanza dell’Iran Libero e Democratico.
c.s.