Egregia redazione, abbiamo avuto modo di leggere il comunicato stampa rilasciato dai gruppi consiliari di “Insieme si Può” e “Moderati per Saluzzo” circa la questione Allam, e non possiamo fare a meno di condividere alcune considerazioni.
In una giornata come quella di ieri, ci saremmo aspettati ed augurati che la Sinistra che così tanto si prodiga per insegnarci “il dialogo istituzionale” moderato e dai termini pacati, osservasse quanto meno un decoroso silenzio in rispetto della morte assurda di tre servitori della patria.
Eppure la memoria dei Vigili del Fuoco passa in secondo piano rispetto alla frenetica e spasmodica ricerca del mostro. Ecco quindi che, ancora una volta, abbiamo dovuto assistere basiti ad un nuovo attacco nei confronti di Fratelli d’Italia sez. “del Saluzzese”.
Hanno deciso che siamo i cattivi, il male. Perché colpevoli di aver fatto una domanda. Assurdo e paradassale, sono gli strenui difensori della democrazia a voler censurare con violenza e nervosismo ogni domanda non gradita.
Cosi, oggi a Saluzzo, porre un quesito scomodo all’amministrazione diviene peccato capitale. Diviene una ragione per attaccare un nemico. Perché chi la pensa in differente maniera per alcuni non è altri che un nemico. Obiettivamente, é più facile esternare in maniera volgare e fuori luogo piuttosto che rispondere. Ed in effetti, di risposte non ne abbiamo ancora letta una. Al punto che ci chiediamo quanto questo insieme di parole che ci descrivono non mirino a sviare il discorso.
Quanto è sicuro è che nessuno degli accusatori era presente all’incontro. Se non per interposizione terza, nessuno sa che cosa si sia detto, di quanti e quali discorsi si è trattato nel corso della serata. Dunque, chi ignora e si esprime comunque, non è forse sprovveduto?
Contro Fratelli d’Italia Saluzzo si tenta, con scarsi risultati, una campagna d’odio. Lo si fa per contrastare una crescita esponenziale dei consensi, lo si fa con le poche arma rimaste. Che non sono argomentazioni e riflessioni acute, ma insulti e scherni da adolescenti. Siamo spiacenti, non possiamo stare a questo gioco. Chi ci indica come pericolosi diffusori d’odio non esita immediatamente a diffondere notizie false ed imprecise, volutamente pilotate. È un gioco che non intendiamo percorrere, ma che ci rattrista. Saluzzo, pensiamo, meriterebbe di più. Meriterebbe un confronto ragionato e paritario, viso a viso. Comprendiamo, anche in questo caso, sia più semplice muoversi dietro ad una carta stampata amica.
Eppure restiamo a disposizione, sicuri della nostra posizione e sereni dei nostri ragionamenti. Fratelli d’Italia Saluzzo non si arrenderà nei confronti di chi oggi censura il pensiero libero, con la supponenza di volerlo fare da un trono democratico. Non c’è democrazia in tutto questo, piuttosto è evidentemente un tentativo autoritario di chiudere le bocche scomode. Continueranno a parlare ed a farvi arrabbiare, siamo spiacenti. Invitiamo la maggioranza a smettere di strumentalizzare la figura stessa del sig. El Kihel per loro comodo.
Li invitiamo anche a fermarsi ed a riflettere, prendendo fiato. Questa carica cieca ed ad occhi chiusi nei nostri confronti non ha portato alcun vantaggio. Anzi, ha distratto i nostri amministratori inutilmente in un momento tango delicato per la nostra cittadina quanto quello attuale.
Ricordiamo che ci sono più di duecento famiglie che stanno per perdere lavoro, futuro e speranza. A loro va tutto il nostro impegno, verso il loro dramma. Perché i mostri esistono, ma non sono in Fratelli d’Italia. Vengono da fuori e stanno per portarci via ancora un’azienda. Ed è di questo che, crediamo, sarebbe sensato parlare sui giornali.
Fratelli d’Italia “del Saluzzese”
Segretario Radosta Paolo