Un viaggio di 36 ore all’interno delle colline del Barolo, un’esperienza mozzafiato raccontata anche dai giornalisti del celebre quotidiano statunitense.
A seguire un breve riassunto delle descrizioni dei luoghi riportati nel testo originale.
Un viaggio che comincia dal centro storico di La Morra, dove in Piazza Castello è possibile godere di una vista sulle colline delle Langhe intravvedendo anche le alpi innevate. Da qui, si prosegue verso la Cantina Comunale di La Morra, dove si possono trovare i vini dei produttori locali
Scendendo dalle colline di La Morra, attraversando gli ondulati vigneti si giunge alla Cappella del Barolo. Un’installazione artistica, che porta anche il nome dei suoi creatori: Sol Lewitt e David Tremlett. I due artisti trasformarono una piccola stanza in pietra in un’opera d’arte. Una struttura situata su un crinale affacciato sui vigneti e che grazie alla sua facciata colorata e alla raffigurazione di un arcobaleno non tradizionale, è già da tempo meta di turisti e non solo.
Tra i vigneti ai confini di La Morra, Locanda Fontanazza è un eccezionale ristorante, dove i menù, si evolvono insieme alle stagioni. Un menu degustazione comincia con una morbida focaccia casalinga e una sublime carne cruda di vitello, tritata a mano e condita al tavolo. I ravioli del plin, ovvero una tradizionale pasta piemontese al ripieno di carne, ma in questo caso, farcito con lumache burrose e spezie berbere. Come dessert, una coppa di granita al Gin, accompagnata da panna e camomilla.
Nel 2018, il borgo medievale di Monforte d’Alba si è aggiudicato un posto nell’esclusiva lista dei Borghi più belli d’Italia, che esalta i paesi dotati di eccezionale bellezza e dal valore culturale. Il motivo è facile da capire. Il centro storico, costituito da ripidi vicoli acciotolati, dove le rose fioriscono ad ogni curva, in perfetta sintonia con i colori ocra e pesca dei palazzi. Salendo all’apice del paese, si può trovare l’Auditorium Horszowski. Un anfiteatro all’aperto i cui gradini ricoperti d’erba sono affiancati da un oratorio color salmone e da un campanile in mattoni del XII secolo. La struttura prende il nome dal pianista polacco-americano che l’ha inaugurato nel 1986. Il sito è consciuto per la sua acustica perfetta, e tutti gli anni ospita il Jazz Festival estivo, insieme ad altri eventi musicali e teatrali.
Gli amanti del vino sognano una visita ai principali produttori della zona, per esplorare le polverose cantine. Ad esempio, la Cantina Bartolo Mascarello, o magari discutere in merito all’invecchiamento de barriques (le botti in rovere), il tutto durante una degustazione cn Elio Altare. Qualunque sia la vostra conoscenza, uno dei più calorosi produttori che vi attenderà, sarà la Cantina biodinamica G.D. Vajra. Un’azienda a conduzione familiare, situata sulle colline sopra Barolo. I tour della cantina sono guidati dalla coinvolgente matriarca Milena e dalla figlia Francesca, che narrano le tecniche della vinificazione a conduzione familiare. Le visite si concludono con una degustazioni dei loro celebri vini, da un nebbiolo setoso e una bilanciata Barbera d’Alba ad un elegante monovitigno di Barolo con note di viola.
A qualche chilometro a nord, nel comune di Verduno, ci sono una manciata di vigneti dove cresce il Pelaverga, un vitigno molto raro della zona. Un vino rosso leggero con sentori di fragola. La Cantina Wine Bar, una caffetteria che prepara pranzi speciali nei fine settimana. Potrere degustare un ottimo bicchiere di Pelaverga fruttato dei Fratelli Alessandria
Su una collina a poco più di 6 km a est di Verduno, si trova il Castello di Grinzane Cavour, che con i suoi mattoni rossi sbiaditi e le imponenti torri, rievoca proprio quello di una fiaba. Questa antica fortificazione, risalente al XI secolo rientra oggi nel patrimonio mondiale dell’Unesco e a Novembre, ospita l’asta annuale del Tartufo Bianco d’Alba. Al suo interno, è possibile visitare il museo delle Langhe.
Verso sera, si può condurre una passegiata a Serralunga d’Alba. Un piccolo paese, dove le vie sono illuminate dal castello medievale e le sue alte torri di guardia. Per cena, si può richiedere un tavolo al ristorante Osteria Tre Case, che propone un menu fisso, oppure, presso Vinoteca Centro Storico, per avere un’ampia scelta di vini.
sottolineati anche i sentieri che attravarsano le colline, ottimi per i ciclisti o gli amanti del trekking. Partendo da Barolo, ci si dirige verso sud seguendo i cartelli bianchi e rossi si arrivando al paese di Novello, dove si può visitare il castello neogotico (ora hotel). Inoltre, offre anche una meravigliosa vista delle Alpi innevate.
Una volta rientrati in Barolo, non manca che visitare l’antico Castello Falletti, risalente al X secolo. Oggi, la struttura ospita il Museo del Vino, il WiMu, dove le mostre interattive raccontano il vino dal punto di vista scientifico. Nelle vicinanze, non si può fare a meno che espandere la visita al Museo dei Cavatappi, che offre un percorso storico in merito alla loro evoluzione.
Un ultima visita merita di avvenire presso l’enoteca La Vita Turchese, che eccelle nelle degustazioni dei vini e nella spiegazione del territorio, il tutto accompagnato da salami locali, pane e grissini.