Francesco Liberati, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Roma, ha presentato oggi presso la sede Banca d’Alba in via Cavour il suo libro La Banca della Gente (Marsilio editori).
Nata in un autorimessa ubicata nell’estrema periferia di Roma, all’epoca era solo una piccola Cassa Rurale e Artigiano dell’agroromano. “Partendo da questo piccolo sportello, la Banca è diventata in seguito la più grande banca di credito cooperativo italiana. Cooperare significa per l’appunto lavorare con l’anima” ha dichiarato il Presidente. L’espressione “La Banca della Gente” è nata in seguito ad un convegno nel 1994, dove il sociologo, Giuseppe De Rita, rimasto stupefatto dalla grande presenza dei soci e dal clima sereno, ha cognato quest’espressione, che sintetizza alla perfezione il modo di lavorare della banca. Per il Presidente, non si è mai trattato di svolgere un qualunque lavoro d’intermediazione, ma d’instaurare un rapporto di fiducia con le persone. Cercando di aiutare la “povera gente”, che se fosse stato solo per le norme e regolamenti non avrebbe mai ottenuto nulla.
Mauro Pastore, Direttore Generale di ICCREA Banca, ha espresso la grande influenza che ha tratto dal lavoro svolto dalla Banca BCC di Roma, dove lui stesso ha lavorato in passato come Direttore Generale. “Vivendo accanto a Liberati, ho potuto imparare ad amare il singolo socio” ha affermato il Direttore, ponendosi questa espressione come valore chiave per il suo lavoro. Inoltre, ha sottolineato l’importante equilibrio che ci deve essere tra impresa e cooperativa sociale, altrimenti una delle due parti potrebbe prendere il sopravvento, creando così delle discrepanze.
Felice Cerruti, Presidente delle BCC del Piemonte ha ricordato che quel che conta è il “gruppo”, che a seguito dell’ultima riforma bancaria, le BCC sarebbero potute diventare S.p.A. Dando così una maggior importanza al gruppo, si è deciso pe rimanere nel gruppo, rinunciando così all’indipendenza.
Alessandro Azzi, Presidente Federazione Lombarda BCC, ha collegato il discorso delle banche italiane a quello del quadro bancario europeo, soffermandosi sule prospettive pessimistiche che circondano i giovani. Tendenze che hanno portato ad un calo demografico terribile, rifiuto dell’imigrazione e per non parlare del desiderio di anticipare le pensioni. Su quest’ultimo punto ci si chiede chi potrà pagare queste pensioni, relazionandosì così agli altri due punti. Per quanto rifuarda il contesto bancario, l’UE chiede alle BCC di omologarsi, applicando così i principi di proporzionalità, i quali non sono in sintonia con le loro virtù.
In merito a quest’ultimo punto, Francesco Liberati ha mandato un messaggio ai giovani: ” Ai giovani consiglio di lavorare, non solo farsi prendere dall’estero. Sicuramente l’Italia risorgerà”
Nel video, l’intervista a Francesco Liberati
Nel video, il commento di Alessandro Azzi
Nel video, l’intervista a Tino Cornaglia