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Alice De Marco, con un passato braidese, eletta direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta: “Ruolo di grande responsabilità”

"Soddisfatta del ruolo di grande responsabilità verso i soci volontari che sul territorio vivono, lavorano, si sporcano le mani. A Bra ho maturato la voglia di un impegno civico più concreto ed è lì che parte la mia esperienza nel gruppo di Protezione Civile - Giacche Verdi"

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Alice De Marco, con i nuovi dirigenti regionali di Legambiente Piemonte-Valle d'Aosta

Giovane e determinata. Alice De Marco, laureanda in triennale di Ingegneria per l’Ambiente e Territorio al Politecnico di Torino e originaria di Patù, un piccolo comune del basso salento in provincia di Lecce, è stata braidese d’adozione per alcuni anni. Nei primi giorni di novembre, nel congresso regionale a Torino, Alice è stata nominata direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta per i prossimi 4 anni. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per una breve intervista.

Dove nasce il tuo legame con Legambiente?

La mia esperienza in Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta inizia con la partecipazione al bando del servizio civile nel 2017. Un anno molto ricco a livello formativo, ricco di esperienze e conoscenze di tante persone che come me condividono l’interesse e la passione verso le tematiche ambientali, valorizzazione e sensibilizzazione del nostro territorio, dell’ambiente in cui viviamo. Fin da bambina ho preso parte alle attività di Legambiente, con le attività di pulizia durante la campagna di Puliamo il Mondo. Questa associazione ha sempre rappresentato per me una parte importante della società legata alla partecipazione e alla cittadinanza attiva in campo ambientale, per la difesa di un territorio nella sua trasversalità“.

Ti aspettavi e sei soddisfatta dell’essere direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta?

Il mio percorso nell’associazione iniziato con il servizio civile è coinciso con il periodo congressuale, ossia la scadenza del mandato del gruppo dirigente precedente. Il mio coinvolgimento da parte loro in un discorso più ampio di responsabilità verso l’associazione e soprattutto verso un ricambio nei ruoli apicali ha significato molto per me. Hanno saputo dare spazio al mio entusiasmo, alla mia voglia di crescita e conoscenza e sono soddisfatta del percorso iniziato con loro e grazie a loro. Un percorso partecipato, un percorso di confronto anche su un coinvolgimento di nuovi giovani energie ai vertici di un’associazione che nel regionale Piemonte e Valle d’Aosta ha la sua unica espressione interregionale a livello nazionale. Soddisfatta del ruolo di grande responsabilità verso i soci volontari che sul territorio vivono, lavorano, si sporcano le mani. Soddisfatta per essere riuscita a cogliere l’opportunità di portare avanti un percorso lavorativo strettamente connesso al mio percorso di vita per i prossimi quattro anni“.

Quali sono gli obiettivi a breve termine?

Tante sono le iniziative e le attività in programma, soprattutto in questo periodo in cui l’emergenza climatica è una priorità sempre più condivisa, è quindi fondamentale esserci, perchè Legambiente c’è sempre stata ed ha sempre avuto voce e spazio nel sensibilizzare, informare e far conoscere lo stato dell’arte delle cose. Il mio percorso personale punta all’accrescimento delle competenze in campo scientifico e di salvaguardia del territorio, approfondendo il corso di studi. Il mio percorso all’interno dell’associazione ha come obiettivo portare avanti iniziative e campagne, strumenti di attuazione delle politiche associative che ci siamo dati nell’ottica di coinvolgimento di giovani energie, nell’ottica di approfondimento e valorizzazione di un territorio complesso, variegato ma straordinario“.

In tutto questo, Bra che ruolo rappresenta per te?

Bra è stata per me terra di adozione per qualche anno nella mia vita personale. A Bra ho maturato la voglia di un impegno civico più concreto ed è lì che parte la mia esperienza nel gruppo di Protezione Civile – Giacche Verdi, impegno che ho portato avanti come volontaria con esperienza sul campo a Norcia durante il terremoto del Centro Italia del 2016. Evento segnante nella mia vita che porto con me e che diventando socia del circolo Legambiente Protezione Civile Piemonte voglio continuare ad approfondire, per essere sempre più un supporto valido e competente in situazioni di emergenza ma anche nella fase di prevenzione, fondamentale per la mitigazione del rischio“.