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Anche la Granda fra le eccellenze della Guida “Cantine d’Italia 2020”

Nel volume curato da Go Wine 766 cantine che valgono il viaggio, con 230 “Impronte d'eccellenza” per l'Enoturismo

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Si presenta a Milano martedì 3 dicembre l’edizione 2020 di Cantine d’Italia, la Guida di Go Wine dedicata, come recita il motivo riportato in copertina, a “coloro che ritengono che il vino…valga un viaggio!”

Una Guida che valorizza la grande accoglienza italiana in cantina e rappresenta un riferimento per molti enoappassionati e curiosi che non amano solo degustare buoni vini, ma sono interessati a camminare parti dell’Italia per conoscere dove i vini nascono e dove molti uomini e donne del vino realizzano i loro sogni e progetti.

Nell’edizione 2020 sono 687 le cantine selezionate, oltre alle altre 79 inserite nella speciale rubrica “da conoscere” al termine di ogni regione.

Il riconoscimento de “L’Impronta d’eccellenza” per l’enoturismo va a 230 cantine, mentre sono oltre 4.300 i vini segnalati, 1.600 gli indirizzi utili per mangiare e dormire.
La Guida privilegia il tema del racconto per condurre il lettore a conoscere meglio cosa si cela dietro un calice di vino: storie di uomini e donne del vino, storie di famiglie italiane innamorate della loro terra, investimenti lungimiranti da parte di uomini che hanno deciso di dedicare parte della loro vita a favore di un’idea di vino.

E dunque “Cantine d’Italia” perché la Guida conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino.
Di ogni cantina viene segnalato il Vino Top e un repertorio di vini da conoscere, con curiosità e riferimenti per meglio comprendere il panorama produttivo dell’azienda, avere notizia sulle ultime etichette uscite in produzione.

Lasciando poi al lettore/enoturista il compito di scoprire i diversi vini, degustarli ed essere lui protagonista delle diverse scelte.
Novità di questa edizione i “percorsi autoctoni”, ovvero un segnalazione posta a fianco di cantine che meritano una particolare attenzione per un vino autoctono presente in cantina. Guardando soprattutto a vitigni forse meno noti e diffusi, ma che invitano a nuovi percorsi nell’Italia del vino.

Si conferma anche in questa edizione l’importanza del fattore “D”. D come domenica, un simbolo inserito a fianco di quelle cantine che manifestano disponibilità all’apertura della cantina nel giorno festivo, sempre o tramite appuntamento. Un segnale della Guida per valorizzare un tema caro all’enoturista italiano che, come noto, viaggia soprattutto nei fine settimana ed ha la giusta aspettativa di incontrare cantine aperte all’accoglienza.

La presentazione si svolge presso l’Hotel Michelangelo**** di Milano, Piazza Luigi di Savoia.  Fra gli ospiti dell’evento i tre personaggi che firmano con uno scritto un intervento in apertura della Guida: si tratta di Adua Villa (giornalista, Globetrotter gourmet), Gianni Fabrizio (Gambero Rosso), Bruno Gambacorta (Tg2 Eat Parade). Converseranno con Massimo Corrado presidente dell’associazione Go Wine, che cura la redazione del volume, mentre a moderare i lavori sarà il giornalista Antonio Paolini.

Sempre in apertura della Guida, saranno riproposti i “Dialoghi in cantina”; ovvero 9 interviste a uomini e donne del vino italiano. Un modo per privilegiare il tema del racconto che è parte fondamentale di questa Guida.

Massimo Corrado, presidente di Go Wine, presenterà le linee generali del volume e le sue principali novità. Un’occasione per discutere di viaggi attorno e per il vino, per una Guida che non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori.

Le cantine presenti in Guida sono frutto di una selezione che tiene conto di più fattori che concorrono a formare la valutazione: il sito aziendale e il panorama dei vigneti esistente, le attività legate all’accoglienza, sia per quanto concerne agriturismo/ristorazione ecc… sia per la disponibilità a promuovere in cantina iniziative culturali, manifestazioni. E poi il vino, per considerare la storia, la qualità, la personalità della produzione enologica, con un occhio di riguardo anche all’eventuale versatilità, ampiezza e affidabilità della gamma.

Sono ben 230 le “Impronte Go Wine”: è il massimo riconoscimento attribuito dalla Guida. Rappresentano l’eccellenza nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Nella speciale classifica per regioni ai vertici troviamo la Toscana con 46 impronte, seguita da Piemonte (41) e Veneto (34).

Sono 16 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Modanella (Toscana); Castello di Verduno (Piemonte); Castello Vicchiomaggio (Toscana); Ceretto (Piemonte); Donnafugata (Sicilia); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia).

La Guida assegna inoltre alcuni “Premi Speciali”. Nell’edizione 2020 sono in totale sette: si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, EnoArchitetture.

Ecco i protagonisti:
Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno:
Mormoraia (San Gimignano, Toscana);

Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno:
Ristorante Cascina Capuzza Podere Selva Capuzza (Desenzano del Garda, Lombardia);

Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno:
Les Crêtes (Aymavilles, Valle d’Aosta);

Premio Enocultura:
Bottega del Vino Dogliani Docg (Dogliani, Piemonte);

Premio “Autoctono si nasce”:
Aglianico del Vùlture La Firma, Cantine del Notaio (Rionero in Vùlture, Basilicata);

Premio “Buono…non lo conoscevo!”:
Marmilla Igt Rosso Bovale, Su’ Entu (Sanluri, Sardegna);

Premio “Vini Storici d’Italia”:
Barbarossa Riserva Vigna del Dosso, Fattoria Paradiso (Bertinoro, Emilia Romagna).

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La Guida Cantine d’Italia 2020 è edita dall’associazione Go Wine; conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati Go Wine in Italia.

Le oltre 700 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta.
Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.

Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini.
Inalterato è sempre lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.

c.s.

BaNNER
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