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Borgna scrive ai francesi per spezzare l’isolamento della Granda: “Sospendete il divieto ai mezzi pesanti in valle Roja”

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Dopo la lettera dei giorni scorsi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per segnalare le gravi carenze infrastrutturali stradali della provincia di Cuneo, il presidente Federico Borgna ha preso una nuova iniziativa per cercare di spezzare l’isolamento fisico in cui si trova la “Granda” anche dopo i pesanti danni del maltempo. Borgna ha scritto al presidente del Conseil general du Département des Alpes Maritimes, Charles Ange Ginesy.

Fino a due anni fa – scrive Borgna – la valle Roja, oggi vietata ai mezzi pesanti, era una via di comunicazione molto utilizzata tra i nostri due Paesi, soprattutto per il transito commerciale poi spostato sul Colle della Maddalena in valle Stura e lungo la direttrice di Savona, con limitazioni al traffico. L’attuale chiusura del Colle stesso per il forte rischio valanghe ha trasferito tutto il transito sulla cosiddetta “strada del mare” che è rimasta l’unico collegamento accessibile tra Granda, Liguria e Francia nella fase d’emergenza. L’improvvisa frana dei giorni scorsi che ha causato la chiusura di parte dell’autostrada A6 verso la Liguria ed i numerosi smottamenti che hanno reso fragili ed insicure altre parti del nostro territorio, hanno portato la Granda ad una condizione di quasi generale isolamento stradale. Di fatto siamo bloccati su gran parte delle vie di uscita”.

Borgna ha quindi lanciato un appello al collega francese: “Chiediamo di sospendere – almeno in questa fase di emergenza – il divieto di passaggio ai mezzi pesanti oltre le 19 tonnellate in valle Roja che era stato imposto nel luglio 2017 su iniziativa di alcuni sindaci francesi. Tale divieto, che peraltro è stato al centro di molti confronti tra autorità italiane e francesi in questi anni ed è ad oggi oggetto di ricorso, sta causando – in questo particolare momento – pesantissime conseguenze alle attività di trasporto delle aziende cuneesi che, per raggiungere i mercati francesi, non hanno più a disposizione strade alternative”.

La lettera si conclude auspicando la possibilità per i mezzi pesanti di tornare a transitare, almeno momentaneamente, per la galleria di Tenda e in valle Roja. “Sarebbe un apprezzatissimo segnale di collaborazione transfrontaliera, a conferma della grande amicizia che lega da sempre le nostre due comunità”.

c.s.