E’ avvenuta oggi, presso il Teatro Sociale di Alba “Giorgio Busca”, la consegna del Tartufo dell’Anno alla Senatrice Liliana Segre.
A seguito del suo arrivo, accompagnata da un lungo applauso della platea, la Senatrice ha preso posto sul palco, insieme a lei Carlo Bo Sindaco di Alba, Alberto Cirio Presidente Regione Piemonte e Liliana Allena Presidente Ente Fiera del Tartufo Bianco d’Alba. A condurre l’incontro Marco Zatterin Vice Direttore de LA STAMPA.
Ricordando il riconoscimento della Medaglia d’Oro al Valore Militare, conferita dall’ex Presidente della Repubblica Luigi Einaudi nell’Otttobre del 1949, il Primo Cittadino albese ha cominciato l’incontro. “Noi oggi siamo qui per ricordare, ricordare quello che lei ha vissuto” ha dichiarato Carlo Bo. In particolare, si è soffermato sul dato registrato dalla storia dopo la liberazione dal campo dove lei era prigioniera. “Su 776 bambini, 351 non c’erano più: vennero uccisi. Solo 25 sopravvissero”.
Orgogliosa e fiera di portare il suo stesso nome, ha affermato la Presidente Liliana Allena, riconoscendo le qualità che rendono grande la Senatrice. “Ha trasmesso a tutti noi un messaggio importante: il non odio e la libertà, che sono diritti e peculiarità importanti a cui ognuno di noi deve prestare attenzione”
Un gran ringraziamento ai Sindaci presenti in sala da Alberto Cirio, che ha sottolineato l’importanza della fascia tricolore. “Questo è sicuramente uno dei momenti più belli della Fiera del Tartufo”
“Questo è il momento dei giovani” ha ribadito Marco Zatterin, riferendosi al recente incontro avvenuto ieri a Torino con l’attivista Greta Thunberg. Per questo motivo, la consegna del Tartufo è stata affidata a dei giovani studenti di Priocca e Govone, che hanno guidato il momento con la lettura della motivazione da loro scritta.
Dopo la consegna, è stato domandato alla Senatrice quale fosse il legame tra lei e Alba, dopo che lei stessa ha dichiarato al Presidente Cirio “Ad Alba vengo volentieri”
“Il nome della vostra città: Alba, mi ha sempre colpito. Mi sembra di essere qui come parte di un film. Essere io, che mi vedo. Nei primi anni in cui ho avuto una famiglia normale, come sottofondo musicale c’era il chiacchericcio piemontese di mia nonna Olga, torinese d’origine e portava sempre con se una giovane e meravigliosa persona di Mondovì, tra loro parlavano sempre piemontese. In una Milano, dove nessuno lo capiva questo dialetto. Questo loro essere piemontesi, ha lasciato in me una traccia mai dimenticata. Per quanto riguarda la storia di Alba, che io ho seguito leggendo Fenoglio e seguendo i ’23 Giorni della Città di Alba’, era tutto un insieme che mi dispiaceva non esserci mai stata. Per questo, non mi sono assolutamente fatta pregare e ho accettato immediatamente” ha sancito la Senatrice sottolineando il calore con la quale è stata accolta al suo arrivo. Per non parlare del profumo del tartufo, che ha fatto a lei rimembrare la cucina della nonna, la quale se ne serviva nei momenti di festa.
Al termine della celebrazione, i Sindaci del territorio di Langhe e Roero presenti in sala sono stati invitati sul palco, a rendere i loro omaggi alla Senatrice in visita.
Nel video, alcuni spezzoni degli interventi della Senatrice