Francesco Dessena riparte dal Moretta: “Che rabbia restare fermo”

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Francesco Dessena

Uno dei grandi scossoni di questo finale di 2019 per il calcio regionale è stato certamente rappresentato dall’avvicendamento in panchina al Moretta, avvenuto come un fulmine a ciel sereno nella serata di ieri: via Ettore Cellerino dopo tre stagioni, dentro Francesco Dessena per ambire alla salvezza.

Proprio l’ex tecnico della Pro Dronero ha parlato poco fa ai nostri microfoni, partendo dal suo periodo di inattività dopo l’addio ai “draghi”: “Devo essere onesto, non è stato facile. Ho vissuto questo periodo di distanza dai campi con un pizzico di rammarico, se non di rabbia, perchè avevo voglia di allenare. Ho comunque studiato e lavorato, ma ora sono felice di poter tornare“.

Quindi, il perchè della scelta: “Accettando un colloquio conoscitivo con il Moretta sapevo già benissimo a cosa andavo incontro, perchè conoscevo bene questo sodalizio: una società seria, con un’azienda molto solida alla base e dei dirigenti competenti, ma anche con una gestione quasi famigliare, proprio come nelle mie precedenti esperienze in panchina. Presentandomi al campo ho poi subito trovato una presidentessa entusiasta e dei direttori, come Macchi e Capello, di alto profilo. Ho accettato proprio per questo e perchè credo nel loro progetto“.

Un progetto che, d’obbligo, partirà dall’obiettivo salvezza: “Questo e nient’altro. Io, la società e la squadra vogliamo restare in Eccellenza e sappiamo di potercela fare. Il gruppo è un po’ abbattuto moralmente, perchè i risultati faticavano ad arrivare, ma i ragazzi sono ottimi ed in condizioni fisiche buone: erano ben allenati e si vede. Dovremo rimboccarci le maniche e provare a risalire la china, ma siamo certi che ce la possiamo fare“.

Lavorare, magari anche con il sostegno proveniente dai movimenti messi in atto dalla dirigenza: “Il mercato? Il mio telefono nelle ultime ore è infuocato. Non nego che siamo alla ricerca di qualche profilo che possa darci una mano, ma in questo periodo dell’anno non è così facile ritoccare la rosa. Di certo, non partirà nessuno“.