“È ora di affilare gli artigli e tirare fuori i canini”. Inaugurò così il 2019 del Gerbaudo Volley Savigliano coach Roberto Bonifetto, praticamente un anno fa, alla vigilia dell’Epifania.
I biancoblu sarebbero scesi in campo nel giorno “della befana” per affrontare il Cus Genova, nella “prima” del 2019, in una condizione di precarietà assoluta: vinsero, passando con il cuore e con i proverbiali “artigli” al tie-break, ma fu una gioia passeggera.
Già contatissima in termini numerici, la rosa di Bonifetto perse quel giorno anche Vittone, che spaventò il PalaMarenco infortunandosi in campo e lasciando i suoi compagni senza il palleggio titolare. Da lì, proseguì un incubo iniziato già nell’autunno 2018: senza una ragione precisa (errori nella preparazione, condizione non ottimale o più verosimilmente semplice fortuna?), gli infortuni si susseguirono ininterrottamente per tutto il campionato.
Privato per gran parte della stagione di Alasia, Longhi, Salomone e dello stesso Vittone, Bonifetto dovette confrontarsi anche con altri acciacchi pesanti (Perla e Parusso su tutti), costringendo agli straordinari i superstiti: allenamenti a ranghi ultra-ridotti, “prestiti” dalla “seconda squadra” per poter arrivare ad un numero consono in settimana e tanta fatica.
Anche Dho, arrivato proprio per sopperire allo stop di Vittone, subì la stessa maledizione. Eppure, i biancoblu serrarono i ranghi, ritrovarono in Calandri un ottimo palleggiatore e strapparono la salvezza con i denti, appunto, addirittura con due giornate d’anticipo. Decisivo un inizio di aprile strepitoso: prima il successo da tre punti contro i cugini della Pallavolo Alba, già in difficoltà, quindi il 3-1 ancora in casa del Cus Genova, che valse la permanenza matematica in Serie B.
“Potrei proporre di fare un ritiro pre-stagionale a Lourdes”. Si concluse con questa ironica dichiarazione ai nostri microfoni di Guido Rosso (7 maggio) l’annus horribilis del club, voglioso di voltare pagina in estate, pur ripartendo dal tandem Bonifetto-Brignone in panchina.
In primis, si ripartì dando fiducia al gruppo, limitato dagli acciacchi l’anno prima, con nove conferme nel roster 2019/20. Cinque, invece, gli innesti, con tante variazioni soprattutto nel reparto centrale: dentro l’esperienza di “Ciccio” Dutto e Alberto Gonella, con l’aggiunta dello “spirito” di Ivo Manca. In gruppo anche il rientrante Daniele Gallo, libero ideale per far fronte ai problemi fisici di Paolo Rabbia, e, dulcis in fundo, Lorenzo Marocco, a completare il quartetto di bande di assoluto valore.
Premesse ottimali, ma serviva una preparazione estiva senza intoppi: due mesi intensi, nessuno stop per infortunio ed il Savigliano che si presentò ai nastri di partenza della Serie B 2019/20, divenuta nel frattempo quarta divisione nazionale (dopo l’introduzione della Serie A3) viaggiava a meraviglia.
Il resto, è storia degli ultimi mesi: nove vittorie nelle prime dieci partite ed un ultimo netto passivo di 3-0 contro il forte Garlasco che non ha impedito a Ghibaudo e soci di chiudere l’anno davanti a tutti, a quota 25.
Dal nono posto con 36 punti finali dopo 26 partite (1,38 a gara) nel 2018/19 al primo a 25 in dieci gare (2,5 a gara). Non sappiamo se ad essere decisivo in questo “balzo” sia stato un viaggio a Lourdes mai pubblicizzato, ma sulla fiducia diamo al 2019 del Gerbaudo Savigliano un bel 7.5!