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Alpen Cup: molto bene i cuneesi Romano e Serra a Pragelato

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È stato trionfo azzurro nella 30km senior maschile, nella quale è arrivata una splendida tripletta, firmata dai trentini Paolo Ventura e Simone Daprà, entrambi nazionali Under 23 (l’atleta del CS Esercito ne fa parte nonostante sia classe ’96), giunti rispettivamente primo e secondo, e Gilberto Panisi, l’Italiano di Svezia, che vive, studia e si allena in Scandinavia, seguendo la sua grande passione per il fondo.

Benissimo anche i due cuneesi Lorenzo Romano e Daniele Serra, ospitati la settimana scorsa da Pragelato Races e il Comune di Pragelato, giunti quinto e sesto. Per Romano è anche il miglior risultato in carriera a livello internazionale. Nel mezzo lo svizzero Capelli, giunto quarto, mentre Jouve ha chiuso ottavo alle spalle del connazionale Chautemps. Vittoria netta quella di Ventura, capace addirittura di andare in fuga già nel corso del terzo giro, e fare gara solitaria in testa.

Un successo che potrebbe proiettarlo presto in Coppa del Mondo. «Questa gara fa bene al morale e significa che sono in ottima forma, soprattutto perché arrivata su una pista molto difficile con salite lunghe e discese nelle quali lavorare tanto sugli sci – ha affermato l’atleta trentino del CS Esercito – ora spero di aver dimostrato che ci sono e di meritare un posto in Coppa del Mondo». Soddisfatto anche Daprà: «Ci tenevo molto a questa gara – ha affermato il poliziotto – sono felice di aver fatto bene e per la doppietta trentina. Mi alleno spesso con Paolo e sono contento per lui, oggi ne aveva più di tutti». Commosso Gilberto Panisi per il suo miglior risultato internazionale, tanto da abbracciare il suo skiman, che era in lacrime: «Lui è lo skiman di un team privato francese, sono qui con un team svizzero, io sono italiano e vesto la tuta di una squadra svedese, ma siamo competitivi con un nazionale. Vivo e studio in Svezia, ma il mio cuore è italiano. Ora sono commosso».

Doppietta canadese nella 15km senior femminile. Con una splendida azione sull’ultima salita Dahria Beatty ha staccato la sua connazionale Katherine Stewart-Jones, andandosi a prendere così il successo con 8” di vantaggio sulla compagna. Le due canadesi hanno spesso tirato il gruppo nel corso della gara, mettendo in evidenza un’ottima condizione, fino ad andare all’attacco e staccare tutte le altre già nel corso del secondo dei tre giri. Terzo posto per una brava Sara Pellegrini, staccata di 38” dal duo di testa, ma capace di prendersi comunque un posto sul podio.

Quarta Caterina Ganz che ha avuto la meglio nel rettilineo finale sulla svizzera Steiner. Nelle dieci anche le Under 23 azzurre Cristina Pittin, Francesca Franchi e Martina Bellini, giunte tra il sesto e l’ottavo posto. Felice la vincitrice Beatty: «È straordinario aver vinto su questa pista, dove le atlete canadesi ottennero dei risultati fantastici nel 2006, mi hanno ispirato. Il tracciato è bellissimo, ci sono delle salite dure dove si può fare un buon classico.

Nelle discese non puoi riposare perché ci sono tante curve e tornanti, bisogna lavorare tanto sugli sci. Qui se stai in forma voli, ma se stai giù fisicamente puoi andare molto male. Io stavo molto bene».

Soddisfatta anche l’azzurra Sara Pellegrini: «Adesso sono distrutta ma anche contentissima del risultato, le canadesi avevano qualcosa in più e hanno fatto differenza già nel secondo giro. Ho provato a restargli attaccata ma mi hanno staccato e ho fatto l’ultimo giro da sola».

Tripletta svizzera nella 15km junior femminile, che si è risolta in volata a favore di Nadja Kaelin, che ha beffato di mezzo scarpone la compagna di squadra Anja Weber. Al terzo posto Anja Lozza, capace di mettersi alle spalle allo sprint finale un’ottima Martina Di Centa, autrice veramente di una bellissima gara, su una pista speciale per la sua famiglia, visto il papà Giorgio qui vinse due ori nel 2006. Bene anche Valentina Maj e Nicole Monsorno, entrambe nelle dieci rispettivamente in settima e nona posizione.

Particolarmente felice Nadja Kaelin, premiata dalla madrina dell’evento, l’olimpionica Stefania Belmondo: «Sono molto felice, mi sentivo in forma e speravo proprio di fare una bella gara. È stato un onore essere premiata da Stefania Belmondo, ho sentito tanto parlare di lei, una straordinaria atleta». Felice Martina Di Centa, alla sua miglior gara stagionale proprio su una pista difficile come questa: «Ho lottato fino alla fine per il podio, non è arrivato, ma sono ugualmente soddisfatta perché più del risultato cercavo delle buone sensazioni».

Finale molto emozionante nella quarta e ultime delle gare in programma, la 30km junior maschile, che si è decisa sul rettilineo d’arrivo. Nella volata a tre si è imposto di un soffio il tedesco Jan-Friedrich Doerks, che ha beffato il connazionale Jakob Milz e il francese Kevin Lancia.

Un risultato che ha dato una grande gioia al tedesco per il suo primo successo in Alpen Cup Junior, arrivato con grande caparbietà, se si considera che il ragazzo aveva anche rotto il bastoncino sull’ultima salita: «È stata la miglior gara della mia carriera e mi è valsa anche la qualificazione per il Mondiale Juniores. Sono felice». Non distante dal podio Davide Graz, rimasto con i migliori fino a pochi chilometri dal traguardo, che ha chiuso in sesta posizione a 17”6 dal vincitore. Ottavo il pettorale rosso di Gaspard Rousset, giunto a 1’44” dal primo.

Grande soddisfazione degli organizzatori per l’ottima riuscita della competizione, in particolare per Dante Roggia, presidente della Pragelato Races, e Gino Peyrot, oltre che per il Sindaco Giorgio Merlo, presente in loco. A premiare gli atleti Gabriella Paruzzi, consigliere della FISI e responsabile dello sci nordico, insieme a Stefania Belmondo, l’italiana più medagliata nella storia delle Olimpiadi Invernali.

Le gare sono state trasmesse anche in diretta su facebook, sulle pagine di Fondoitalia e Pragelato Races, grazie alla produzione di Beelab con la regia di Enrico Beltramo. Domani si ripeterà con le individuali in skating, 10km per le gare maschili e 5km per quelle femminili.

c.s.