Il Busca a tratti non convince, gioca di mestiere, regge e trova una vittoria d’oro nel derby con il Pedona, nella prima giornata di ritorno del girone C di Promozione.
Rimpianti per i gialloblu, incapaci nella prima frazione di sfruttare le occasioni avute e imprecisi sulle due situazioni che hanno portato ai gol buschesi.
Zabena non cambia gli interpreti e opta per il rodato 4-3-3, con Isoardi e Vacchetta che ronzano intorno a Pedrini. In mezzo al campo, preferita la sostanza di Melifiori alla qualità di Agù.
Zappatore, invece, è costretto a variare, per via delle assenze per squalifica di Bruno, Dalmasso e Peano. Davanti c’è la qualità di Massucco al fianco della fisicità di capitan Pepino, che fa a sportellate con Milano e Monge.
Come preannunciabile, il primo tempo viaggia sui binari dell’equilibrio e della lotta: sono tanti i falli commessi dal Pedona, che riesce, però, con un pressing significativo, a rendersi maggiormente pericoloso.
Due le occasionissime: al 17’, Pepino si gira bene sul sinistro e calcia, con Dia che mette in angolo; al 35’, Massucco, lanciato perfettamente sul filo dell’offside, anticipa Dia in uscita con la punta ed urla al gol, ma la sua gioia è strozzata dalla spaccata disperata di Milano, che spazza sulla linea.
Il Busca, invece, è un po’ confusionario: tanti palloni lunghi e poche vere trame pericolose, con il tabellino che recita zero tiri in porta, eccezion fatta per una conclusione velleitaria dai trenta metri di Isoardi.
Il calcio, però, sa essere infinitamente strano, e lo dimostra ancora una volta nel secondo tempo. Al primo vero tiro in porta, il Busca colpisce: punizione dai 25 metri di Garavelli, che imbecca Isoardi, bravo a mettere dentro per Pedrini, scaltro nello spingere a rete il vantaggio.
Il Pedona ci prova, ma gioca una ripresa di grande flessione e subisce anche il raddoppio. Un vero capolavoro. Rimessa di Arrò da sinistra, sponda aerea di Parola e pazzesca girata mancina di Isoardi dal limite, con Porqueddu immobile e battuto. Nono gol in campionato per l’attaccante ex Pro Dronero, che mette in quel momento al sicuro il risultato per i grigi.
Il merito dei ragazzi di Zappatore è, però, quello di non demordere, approfittando di una flessione buschese, complici anche alcuni cambi (forse affrettati) di Zabena. Il gol-speranza arriva al 42’: Petris lancia a rete Pepino, in dubbio fuorigioco, con il capitano borgarino che s’invola verso la porta e batte Dia con un bel diagonale.
Ne seguono minuti concitati, con il Busca che rischia il suicidio quando, al 90’, Melifiori scalcia Massucco a palla lontana e viene espulso. I cinque minuti di recupero sono un arrembaggio del Pedona, nei quali i padroni di casa reggono però bene, evitando il pareggio, con Pepino che insacca di testa ma in fuorigioco sugli sviluppi di una punizione.
Finisce così. Punti pesanti per il Busca, che resta secondo e in scia dell’Albese, travolgente con l’Azzurra. Sconfitta che fa male, invece, per i gialloblu, che pagano la discontinuità e rischiano di perdere il treno-playoff.
NEL VIDEO, IL GOL DEL VANTAGGIO BUSCHESE, SEGNATO DA UMBERTO PEDRINI
Busca-Pedona 2-1
Reti: 11’st Pedrini, 33’st Isoardi, 42’st Pepino
Busca: Dia; Arrò, Monge (20’st Stoppa), Milano, Bersano, Sciatti, Isoardi, Melifiori, Pedrini (37’st Bertola), Garavelli (22’st Parola), Vacchetta (40’st Peyracchia). Allenatore: Zabena.
Pedona: Porqueddu; Barbero (31’st Trocello), Tucci, Gastaldi C. (27’st Gastaldi N.), Quaranta (44’st Macagno), Berteina, Rizzo (37’st Marro), Brignone (20’st Petris), Pepino, Massucco, Maccario. Allenatore: Zappatore.
Arbitro: Sig. Morello di Tivoli
Assistenti: Sig. Aimar e Sig. Rivetti, entrambi di Torino
Ammoniti: Quaranta, Zappatore (P)
Espulsi: al 45’st Melifiori per gioco scorretto