A soli tre giorni dal Giorno della Memoria, quando a Mondovì è ancora vivo il ricordo della recente e inaspettata visita di Liliana Segre (14 dicembre scorso), sulla casa di Lidia Rolfi Beccaria è comparsa una scritta tremenda, “JUDEN HIER!”, e sotto è stata dipinta la Stella di Davide: e così ritorniamo indietro di ottant’anni, storicamente; ma culturalmente ed eticamente regrediamo alla barbarie più abietta.
Non è il momento di riflessioni sociologiche o intellettualistiche (“che ignoranti! Lidia non era ebrea, ma staffetta partigiana e come tale deportata a Ravensbrück come politica”); non è il momento di minimizzare o mostrare alcuna forma di cautela o di attendismo.
È, invece, il momento di chiamare le cose col loro nome e di dirlo forte e chiaro: questa non è una bravata, non è una ragazzata! Questa è un’infamia, una vergogna inqualificabile, per la nostra Mondovì e per tutti noi che non siamo né vogliamo essere minimamenti collusi col nazifascismo, con l’antisemitismo e col razzismo.
Aprano finalmente gli occhi coloro che fanno finta o non sono capaci di vedere in che tempi stiamo tornando a vivere.
Svegliamoci tutti, perché a forza di dire che la storia non si ripete, constatiamo invece che sta proprio avvenendo sotto i nostri occhi e anche in luoghi tranquilli come la nostra città, che ora balza agli onori delle cronache nazionali per questa, ripeto, infamia.
Ma alle parole devono seguire i fatti, coerentemente e velocemente: andiamo stasera alle ore 21 al presidio antifascista davanti a casa Rolfi; partecipiamo alla fiaccolata che si organizzerà presumibilmente lunedì prossimo; teniamo aperta la nostra bella Sinagoga di Piazza; acceleriamo l’iter per concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Reagiamo, insomma, non restiamo inerti e in silenzio.
Già una volta hanno prevalso ignoranza, intolleranza, violenza e follia. Dimostriamo concretamente e subito di avere tutti gli anticorpi per contrastare l’insorgere di questa nuova, tremenda malattia delle menti e degli animi. La credevano debellata, ma non lo è affatto: rendiamocene conto!
ANCHE E SOPRATTUTTO ADESSO: ORA E SEMPRE RESISTENZA!!
Stefano Casarino – ANPI Mondovì