Hanno fortunatamente il lieto fine le due storie di gravidanza difficile raccontate dai medici del Santa Croce e Carle di Cuneo. Casi complicati, che solo grazie alla competenza, la sensibilità e il gioco di squadra del personale sanitario si sono potuti concludere in maniera positiva. Coinvolti, oltre al reparto di Ostetricia/Ginecologia, quelli di Chirurgia Generale e Anestesia e Terapia Intensiva Cardiovascolare, i cui responsabili sono intervenuti nell’incontro organizzato “per far sapere ai cittadini cuneesi che sono in buone mani, anche quando si verificano situazioni di emergenza”.
Proprio come è accaduto a Zaira Gjabri, operaia di origini albanesi di 28 anni: il suo fegato ha avuto una gravissima compromissione durante la gravidanza. “Ha smesso di funzionare – ha spiegato il direttore di Ostetricia e Ginecologia Andrea Puppo -. Un fatto che non si poteva prevedere: abbiamo subito eseguito un cesareo d’urgenza per mettere in sicurezza il bambino”. Poi però è cominciato il calvario di Zaira: “Il suo sangue ha smesso di coagulare, causando delle emorragie – ha aggiunto Puppo -. Nel 90% di questi casi, non si sopravvive. Ma grazie alla collaborazione di tutti, siamo piano piano riusciti a risistemare la situazione”. Dopo 4 interventi chirurgici ed un decorso complicato, oggi Zaira sta bene, come il piccolo Aaron. E’ stata la giovane mamma a raccontare questa esperienza: “I miracoli esistono, ma senza i medici non si guarisce, per questo non li dimenticherò mai: mi hanno salvato la vita”. Con lei il marito, anche lui operaio, con cui vive a Busca: “E’ stato un periodo durissimo, ma grazie a Dio e ai medici tutto si è risolto bene”.
Il secondo caso è quello di una ragazza marocchina di 31 anni: durante la gravidanza si è evidenziata un’anomalia della placenta, che ha aggredito l’utero rendendo necessario un cesareo per far nascere la bambina. Dopo un decorso post operatorio con qualche problema, la donna adesso è a casa con la bimba: stanno entrambe bene.
“Vi assicuro che il grande lavoro di squadra fatto in questo ospedale è una cosa straordinaria”, ha concluso Puppo. Presenti anche Bruno Favilla (Ostetricia/Ginecologia), Giuseppe Coletta (responsabile Blocco Operatorio), Nicoletta Barzaghi (responsabile Rianimazione e Terapia Intensiva), Alessandro Locatelli (direttore Emergenze e Aree Critiche), le coordinatrici infermieristiche Federica Ferrero (Ostetricia) e Patrizia Cometto (Ginecologia) e il direttore sanitario Monica Rebora.
Ecco le dichiarazioni di Puppo e Rebora e le testimonianze della mamma salvata e di suo marito.