A Cherasco il municipio ha ospitato la conferenza congiunta fra il Banchiere europeo di origini fossanesi e Sua Eccellenza l’ambasciatore Dror Eydar, sotto l’egida dell’accademia di educazione finanziaria e degli avvocati per Israele
Educare alla finanza, educare alla Pace. Anzi alle Paci. Come viene chiamata la Città di Cherasco il cui Municipio ha ospitato mercoledì pomeriggio il dialogo fra Beppe Ghisolfi, esponente europeo e mondiale delle casse di risparmio e scrittore al suo quarto best Sellers di economia e finanza (Fondazioni bancarie, manuale di navigazione), e Sua Eccellenza Dror Eydar, ambasciatore dello Stato di Israele, la startup Nation per antonomasia, ed egli stesso giornalista e ricercatore.
I due autorevoli relatori hanno evidenziato l’importanza assoluta dell’educazione finanziaria come premessa per il dialogo trasparente e alla pari fra Cittadini e Istituzioni economiche (dalle Banche agli Stati che decidono le politiche di sviluppo), e fra Nazioni accomunate da millenni di storia come Italia e Israele.
Usare le parole giuste, nell’economia così come nelle relazioni internazionali, aiuta il buon fine e il successo delle relazioni per avviare un investimento piuttosto che per concludere un negoziato, e questo avvicina il ruolo del Banchiere a quello del Diplomatico.
Sono intervenuti alla cerimonia il vicepresidente dell’accademia di educazione finanziaria Marco Buttieri e il direttore generale della stessa avvocato Alberto Rizzo, che coadiuvano le iniziative itineranti di Ghisolfi con il quale hanno fondato l’istituzione accademica di cui quest’ultimo e presidente.
A portare il proprio contributo alla serata, anche l’associazione degli avvocati per Israele con Pier Mario Morra e Massimo Rosso.
Per il Comune di Cherasco sono intervenuti il Sindaco Carlo Davico e il suo vice Claudio Bogetti.
Israele, una Nazione di 9 milioni di abitanti più piccola della Sicilia, è diventata una Silycon Valley in prossimità dell’Europa e del Mediterraneo, con centinaia di società sorte nell’ultimo decennio e capitalizzate singolarmente anche per miliardi in settori dalla sicurezza informatica a quella militare, dalle tecnologie alimentari a quelle per l’agricoltura, dal turismo alla mobilità automobilistica automatizzata; ogni anno lo Stato ebraico offre opportunità per 15.000 posti di lavoro ad altissima qualificazione.
AZ