Proprio nel momento migliore, forse della sua intera carriera calcistica, è arrivata la doccia fredda, per Riccardo Romani.
L’ex capitano del Fossano, infatti, trasferitosi nelle scorse settimane al Bisceglie nel girone C di Serie C, si è infortunato gravemente al malleolo: per lui gesso per un mese o forse più, seguito dal lungo periodo di recupero.
Insomma, sarà dura e ci vorrà del tempo prima di rivederlo in campo. Ai nostri microfoni, però, Romani appare sereno: “Certo, c’è rammarico, anche perchè questo stop è arrivato nel momento migliore, parlando a livello personale. In quattro partite avevo giocato tre gare da titolare e uno scampolo di match nel primo incontro, disputato appena due giorni dopo il mio arrivo. Sentivo la fiducia dell’ambiente e del mister, peccato. Detto questo, però, sono felice per l’impatto avuto nella categoria e nella piazza: in queste ore mi hanno fatto piacere i molti attestati di stima e incoraggiamento ricevuti dai tifosi locali, simbolo del fatto che sono stato accolto bene”.
Un buon avvio, macchiato dall’infortunio, in una rosa importante: “Ho trovato compagni ottimi, che mi hanno sostenuto in queste ore, preoccupandosi veramente per le mie condizioni. Il campionato è avvincente: il girone C è forse quello con il livello più alto, e si è visto subito. Da quando sono arrivato, abbiamo avuto un calendario non proprio agevole, ma abbiamo risposto alla grande. Ora avremo diversi scontri diretti e sarà importante non sbagliarli”.
Infine, un pensiero al Fossano: “Là si lavora in modo professionale: ne ho avuto la conferma confrontando la realtà di Fossano con quella in cui mi trovo ora, ma onestamente non ne avevo bisogno. Ho visto ogni giorno nei quattro anni e mezzo vissuti in corso Trento la qualità dell’ambiente: dirigenti preparati, un grande mister, che sento ogni giorno, e ambizioni importanti. Anzi, vi dirò di più. Fossano merita ancora più della Serie D e sono certo che, con calma e con la solita programmazione perfetta, sapranno anche andare oltre gli ottimi livelli raggiunti fin qui. Io faccio il tifo!”.