Da Cervere via libera al piano per tagliare i tributi, di competenza comunale, applicati alle imprese che decidono di ampliarsi o che abbiano scommesso sulla città del Porro rialzando una saracinesca e riaprendo quindi, da almeno 6 mesi, un’attività commerciale in precedenza chiusa da altri, sia nel concentrico urbano che nelle frazioni.
La possibilità di ridurre il carico fiscale è quella prevista da una specifica legge dello Stato, la numero 58 del 2019, e fa riferimento a 5 diverse tipologie di imposte e tasse locali: Tari (ex tassa rifiuti), Tasi (tassa sui servizi indivisibili), Cosap (occupazione aree pubbliche), Imu (ex Ici) e imposta municipale sulla pubblicità. Essa si concretizza nella concessione di un contributo statale alla cui erogazione provvederà il Comune di Cervere costituendo uno specifico Fondo all’interno del proprio bilancio di previsione. L’incentivo, che avrà durata di tre anni dal momento di ampliamento o di riapertura dell’attività, coprirà il 100 per cento dei tributi dovuti, e versati, dall’impresa nell’anno precedente.
Al fine di concorrere al beneficio, che sarà assegnato con un decreto interministeriale dell’Interno e dell’Economia, la Giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo che estende a tutto il territorio cerverese, urbano e frazionale, l’ammissibilità al finanziamento taglia-tasse, e che specifica i settori merceologici beneficiabili, ossia: commercio di vicinato, medie strutture di vendita, bar e ristoranti, turismo e artigianato, servizi di tutela ambientale – limitatamente alle attività di bonifica e di lotta all’abbandono dei rifiuti, di efficienza energetica e riduzione delle emissioni in atmosfera, di gestione del verde pubblico – e servizi per il tempo libero, la ricreazione e la fruizione culturale – intesi come imprese teatrali e attività di restauro e conservazione artistica.
Nel caso di ampliamento delle strutture e degli spazi aziendali esistenti, che si realizza con la riattivazione di ingressi e vetrine su strada pubblica, il contributo viene riconosciuto per la sola parte ampliata.
“In coerenza con la missione che ci siamo assegnati fin dal nostro primo insediamento, consistente nell’aumentare le opportunità di aiuto finanziario corrente e agli investimenti e nel ridurre il più possibile i costi, diretti e indiretti, su famiglie e imprese, due realtà spesso coincidenti nei piccoli centri urbani, con l’ausilio dei nostri competenti Uffici abbiamo voluto mettere a disposizione, in questo caso degli operatori economici locali, una specifica agevolazione di legge di sicuro interesse – commenta il Sindaco, Corrado Marchisio – L’obiettivo resta quello di utilizzare ogni margine di manovra che, oltre a evitare nuovi o maggiori oneri, ne consenta, ove possibile, la riduzione lasciando inalterato il livello quali-quantitativo dei servizi sociali, di sicurezza e manutentivi realizzati dal Comune. Quanto previsto dalla legge 58 del 2019, a favore delle Municipalità con una popolazione fino a 20.000 abitanti, è coerente con l’indirizzo programmatico in materia fiscale della nostra Amministrazione”.
Le domande di ammissione al contributo dovranno essere presentate in Municipio entro e non oltre il prossimo 28 febbraio, sia manualmente che mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, o attraverso la PEC [email protected] , compilando l’apposita modulistica consultabile all’albo pretorio o sul sito internet istituzionale della Città di Cervere.