Il questore Ricifari: “Granda poco considerata? No, si sta invertendo la tendenza”

Dopo il caso di Ceva, con le proteste in seguito alla proposta di chiudere il distaccamento della Polizia Stradale, interviene il questore: "La nostra realtà è considerata, lo testimoniano i tanti nuovi arrivi"

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“Poca considerazione nei confronti della Questura di Cuneo? No, la tendenza si sta invertendo, l’attenzione per la nostra realtà sta crescendo”. Dopo la protesta a Ceva per opporsi alla chiusura del distaccamento della Polizia stradale, il questore di Cuneo Emanuele Ricifari interviene per spiegare come non ci sia un’assenza di interesse per le vicende cuneesi da parte dei vertici ministeriali. Anzi: “Negli ultimi mesi ci sono stati segnali importanti della considerazione nei nostri confronti, come l’assegnazione di una figura importante del calibro di Stefania Pierazzi, nuovo dirigente della Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione: la voleva mezza Italia, l’hanno mandata a Cuneo. Inoltre, sono stati promossi 4 vice commissari che prestavano già servizio qui come ispettori superiori e ci sono stati assegnati 4 nuovi ispettori, anche se ne era previsto solo uno. E nei prossimi mesi ci saranno nuovi arrivi”. I

I nuovi vice commissari sono Dario Silvestro (Ufficio di Gabinetto, farà parte dello staff del questore), Luca Blengino e Roberto Gallo (funzionari addetti all’Ufficio Immigrazione) e Giancarlo Floris (funzionario addetto alla Squadra Mobile). I nuovi ispettori sono invece Federico Mannini e Guido Zirretta (Squadra Mobile), Andrea Eufemia (Digos) e Valeria Lo Presti (Ufficio Immigrazione).

“Per essere a regime ci mancano ancora una trentina di uomini – conclude Ricifari -, ma consideriamo che un anno fa erano 42. Nella graduatoria dell’importanza delle sedi, che tiene conto di diversi parametri, la Questura di Cuneo è salita da una posizione intorno alla 90^ al 51° posto attuale”.