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Fondazione Bottari Lattes: al via il nuovo progetto europeo ETI con partner dalla Francia, Spagna, Romania e Italia

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Consapevole dell’importanza di aprire le proprie porte a nuovi pubblici, di favorire maggiori e diversificate relazioni con i visitatori, di sviluppare nella comunità un senso di appartenenza e partecipazione, di coinvolgere i cittadini nella creazione di contenuti espressivi e creativi, in linea con le sfide del XXI secolo, la Fondazione Bottari Lattes chiama a raccolta artisti che con la freschezza delle proprie idee sappiano indicare la strada verso nuovo modi di fruire l’arte e la cultura e attirare l’attenzione di nuovi spettatori, visitatori, lettori.

La Fondazione Bottari Lattes partecipa, infatti, al nuovo progetto europeo ETI (Expérimenter une Transformation Institutionnelle – Sperimentare una Trasformazione Istituzionale), che intende affrontare una sfida non procrastinabile per fare cultura nel nuovo millennio, seguendo le linee dell’audience engagement: la sfida di immaginare un’istituzione culturale sensibile alle trasformazioni della società e dell’arte, capace di guardare a innovative pratiche sociali e artistiche, che sappia aprire i propri spazi a un pubblico più ampio e nuovo rispetto a quello di riferimento. Il progetto ETI intende andare alla scoperta e far emegere azioni finora poco esplorate, capaci di favorire l’accesso libero ed egualitario all’arte e cultura a pubblci inconsueti, creare comunità attorno alla cultura e ridurre la frattura istituzionale tra l’arte e la società. Per affrontare queste sfide il progetto ETI si appella agli artisti, alla loro capacità visionaria di intercettare nuove tendenze, bisogni, direzioni e quindi alla loro forza creativa nell’immaginare innovative modalità di fruizioni dei prodotti culturali. Il tutto per avvicinare all’arte, alla letteratura, alla musica e a ogni esperienza culturale anche il pubblico meno interessato.

Oltre alla Fondazione Bottari Lattes, unico partner italiano inserito nel progetto ETI, le altre tre realtà europee sono: l’ente ideatore e capofila Ecole Nationale d’Art di Parigi (Francia; http://www.enda.fr); Idensitat di Barcellona (Spagna; https://www.idensitat.net), Minitremu di Târgu Mureș (Romania; http://www.facebook.com/Minitremu). I partner accoglieranno gli artisti selezionati, che potranno mettere in campo una programmazione innovativa, che he fornisca all’istituzione le coordinate utili per trasformarsi in sintonia con il mondo del 21° secolo.

Il bando del progetto ETI si rivolge ad artisti di ogni forma espressiva (arte figurativa, musica, scrittura, video arte, ecc.), a cui si chiede di proporre un progetto di riformulazione istituzionale che sperimenti l’accesso alla Fondazione Bottari Lattes da parte di nuovi pubblici.

Il carattere innovativo del progetto risiede soprattutto nel coinvolgomento di privati e imprese. Per esprimere la propria candidatura l’artista, infatti, deve affiancarsi a un partner privato (persona fisica o giuridica) che sia espressione di competenze specifiche, radicato in un territorio, impegnato nello sviluppo economico e sociale. Dalla viticoltura al tessile, dall’agroalimentare all’artigianato, dall’ecologia al digitale, l’artista potrà scegliere tra diversi comparti, facendo perno sulle specificità del settore economico preso in considerazione. Non dovrà creare un’opera unica dalla classica fruizione attraverso il modello della mostra, ma dovrà ideare progetti, metodi, attività innovative che possano essere mobilitati o riutilizzati sulla stregua di un format culturale. Questa sperimentazione permetterà di combinare i modelli tradizionali con modelli operativi, economici, di visibilità e di accessibilità, favorendo così nuove vie di sviluppo dei pubblici di riferimento.

Le candidature dovranno pervenire entro il 5 aprile 2020, compilando il form online: http://eti-europe.eu/it/candidatura.

La selezione sarà effettuata dei quattro enti partner del Progetto ETI.

Per l’artista vincitore sono previsti un contributo alla realizzazione del progetto per un massimo di 2.000 euro e la copertura delle spese di viaggio e di ospitalità. L’artista potrà sentirsi libero di ricercare in proprio cofinanziamenti per la realizzazione del suo progetto.

Gli artisti selezionati parteciperanno a un insieme di azioni per una durata di due anni con un primo incontro a maggio 2020 (data da confermare) e una programmazione locale (date in funzione del Paese). Il progetto ETI si concluderà con un forum organizzato a Parigi a settembre 2021, in cui saranno presentate le sperimentazioni condotte nel corso dei due. Sarà l’occasione di proporre a livello europeo un’istanza di consultazione comune, che consenta di accompagnare le istituzioni dell’arte e della cultura nel lavoro di trasformazione dei loro modelli.

c.s.