Nei giorni scorsi la Polizia di Frontiera di Limone Piemonte unitamente a personale del Posto di Polizia aerea di Levaldigi, nell’ambito delle sue competenze specifiche di prevenzione e contrasto all’immigrazione clandestina nelle zone di retrovalico e a seguito delle direttive disposte dal Questore di Cuneo e dal Direttore della 1° Zona di Torino, ha arrestato uno straniero per il reato di reingresso illegale nel territorio italiano.
A.J. trentatreenne libico senza fissa dimora, viaggiava sul treno diretto a Ventimiglia quando gli uomini della Polizia di Frontiera diretta dal Dott. Santacroce lo hanno rintracciato. Essendo privo di documenti è stato accompagnato presso gli Uffici del Settore al fine di una sua completa identificazione e dagli accertamenti svolti è emersa la sua posizione di irregolarità sul territorio nazionale, infatti risultava destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Bologna.
Grazie a controlli più approfonditi, estesi anche in ambito Eurodac, si evinceva che lo straniero aveva ottemperato all’ordine di espulsione solo in parte, dapprima trascorrendo un breve periodo in Germania e poi in Svizzera come comprovato dalle verifiche nelle banche dati internazionali. Lo straniero, già gravato da numerosi precedenti di Polizia (tra i quali il reato di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale), non avrebbe potuto ritornare in Italia fino al 2023, pertanto non essendo in possesso di alcuna autorizzazione ministeriale che ne autorizzasse il rientro, veniva arrestato e processato con rito direttissimo presso il Tribunale di Cuneo, e in seguito convalidato l’arresto con l’applicazione di una condanna a otto mesi di reclusione con pena sospesa.
Nei confronti del soggetto, inoltre, pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione e sospensione del medesimo, che gli è stato prontamente notificato.