Pochi giorni fa la Provincia di Cuneo ha approvato il progetto definitivo dell’intervento per la realizzazione di nuove barriere di sicurezza sulla strada del colle dell’Agnello.
Il provvedimento rientra nell’ambito delle attività del progetto Ris[K], che fa parte delle più articolate azioni del Piter Terres Monviso e che vede l’Unione Montana Valle Varaita tra i soggetti attuatori.
«Siamo molto soddisfatti – dichiara il Presidente dell’Unione Montana Valle Varaita, Silvano Dovetta – per questa notizia: il Colle dell’Agnello rappresenta una risorsa imprescindibile per l’economia, non soltanto turistica, della nostra valle e dell’intero Saluzzese. Un passo come questo, secondo d’Italia per la quota e terzo dell’arco alpino tra i valichi internazionali, ha un’importanza notevolissima anche in ragione del fascino che esercita su chi lo percorre e attraversa: non a caso è stato sovente scenario di tappe memorabili di grandi corse ciclistiche e anche quest’anno è stato incluso nel percorso del Giro d’Italia. Grazie agli interventi che si realizzeranno nei prossimi mesi percorrerlo sarà ancora più sicuro.
Si tratta del secondo finanziamento che andrà a beneficio del Colle dell’Agnello: la concretizzazione di questo progetto dimostra come il lavoro svolto insieme ad altri partner, come quello del Piter Terres Monviso, è in grado di portare al territorio risorse maggiori di quelle disponibili per singoli enti e di superare la logica di un solo finanziamento per ambito territoriale. Oltre ad esprimere la soddisfazione dell’Ente che rappresento, voglio ringraziare la dottoressa Milva Rinaudo che ha seguito le prime fasi di questo percorso di sviluppo territoriale, quando rivestiva la carica di Vicepresidente dell’Unione Montana Valle Varaita».
Il progetto definitivo, dell’importo di 200mila euro, porterà alla sostituzione e alla nuova installazione di barriere di sicurezza stradale per un tratto di quasi due chilometri sulla strada provinciale che, dalla borgata Chianale di Pontechianale sale fino al Confine di Stato a 2.744 metri di quota.
Le barriere saranno in acciaio corten di tipo “autopassivante” per contenere l’impatto ambientale e il livello di manutenzione delle stesse.