Oggi la LPM Bam Mondovì avrebbe dovuto scendere in campo contro il Volley Soverato, ma poche ore prima del fischio di inizio, la partita è stata annullata per l’emergenza Coronavirus.
Le avversarie avevano già raggiunto la nostra città e le pumine erano pronte a riprendere il campionato, ma le atlete hanno dovuto affrontare l’annullamento della terza gara consecutiva.
Abbiamo contattato telefonicamente Sofia Rebora per capire come la squadra sta affrontando questa situazione di emergenza.
«Purtroppo la situazione non è delle migliori, eravamo pronte a scendere in campo e poche ore prima del fischio di inizio ci è stato comunicato che la partita sarebbe stata annullata. Questa scelta è giusta, ma doveva essere presa prima, esattamente quando è uscito il decreto per la sospensione di tutti i campionati fino alla serie B. Gli spostamenti e le trasferte si fanno a tutti i livelli, la serie A non è immune a questa situazione. Noi seguiamo le regole e le decisioni che vengono prese. Mi auguro che si decida di fermare tutto, in modo da stabilizzare la situazione. In Piemonte hanno chiuso diverse province, quindi sarebbe giusto fermare tutto; amo questo sport, è la mia vita, ma bisogna fare un passo indietro per la salute dei giocatori, dello staff e dei tifosi».
In questi giorni con divieti, eventi annullati e scuole chiuse, la Liguria è stata presa d’assalto…
«Ho sentito i miei genitori, mia mamma mi ha detto che a Genova c’è più gente ora che nelle vacanze, il che è pazzesco: sono state prese decisioni a livello nazionale per la nostra sicurezza, sono regole, vanno rispettate, è inaccettabile vedere code per andare al mare o a sciare. Da noi per ora la situazione è stabile, ma più gente arriva più cresce il pericolo dei contagi, in Liguria come in ogni altro luogo. Il mio invito a tutti è non uscite, rispettate le decisioni prese a livello nazionale per il bene di tutti quanti»