Dalle 6 di questa mattina, martedì 10 marzo, sono iniziati i controlli delle pattuglie della Polizia di Cuneo per accertarsi che le misure contenute nell’ordinanza decisa dal Governo per contrastare la diffusione del coronavirus vengano rispettate. “Invitiamo tutti i cittadini alla calma e alla compostezza ed al rispetto scrupoloso delle disposizioni”: così ha commentato il questore Emanuele Ricifari, che ha convocato un incontro con i giornalisti per chiarire alcuni passaggi delle ordinanze. Soprattutto per quanto concerne gli spostamenti: “Sono consentiti solo per comprovate ragioni di lavoro, per necessità o salute. E’ necessario essere precisi e scrupolosi in questo momento. L’invito è quello di stare a casa”.
Per capirsi, niente visite ad amici che non siano strettamente necessari, spesa da effettuare in prossimità del proprio domicilio, passeggiate sì, ma solo in luoghi non affollati e sempre mantenendo le distanze di almeno un metro tra le persone. E naturalmente nessuna riunione che crei assembramento e promiscuità. Chiarimenti anche per quanto riguarda alcune attività lavorative: “Chi già faceva servizio di take away, può continuare anche dopo le 18, ma tenendo chiuso il locale ed effettuando solamente il servizio al cliente che passa a ritirare il cibo dopo aver chiamato. Resta consentito anche il servizio di consegna a domicilio, non il prelievo del cibo al ristorante”.
Le disposizione valgono naturalmente anche per gli stranieri che entrano in Italia: il loro ingresso è permesso solo per ragioni lavorative comprovate, di salute o necessità. Insieme al questore Ricifari e al vice questore vicario Paola Capozzi, in Questura era presente anche il comandante provinciale dei carabinieri Pasquale Del Gaudio. Anche da lui un invito a rispettare le disposizioni: “State a casa, muovetevi solo per esigenze eccezionali. Ci vuole il buon senso e lo spirito di tutti per riuscire a contenere questo virus. Con lo spirito sbagliato, si rischia di vanificare il buon comportamento degli altri”.
Ai nostri microfoni, queste le parole del vice questore vicario Paola Capozzi e del colonnello Pasquale Del Gaudio, comandante provinciale dei carabinieri.