Gli esercizi commerciali braidesi, in questo caso di generi alimentari, come stanno fronteggiando l’emergenza sanitaria in corso per il Coronavirus? Come stanno lavorando? Quali e come sono i servizi offerti alla clientela?
Abbiamo contattato telefonicamente Saverio Giuliano, socio della panetteria-pasticceria “La Meridionale” di piazza Roma a Bra (conosciuta anche per il motto “I love pane artigianale”), con cui abbiamo fatto una piacevole chiacchierata: “Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria e da quando le misure sono diventante stringenti, siamo sempre rimasti aperti in tutti e due i punti vendita, in piazza Roma e in via Vittorio Emanuele II, adottando tutti gli accorgimenti richiesti. Ho calcolato 1 metro e 20 centimetri di distanza, mettendo le strisce a terra. Purtroppo si lavora male, l’altra settimana i clienti sono venuti a fare la scorta come se fossimo in guerra e in questi giorni non sappiamo come regolarci con le dosi. Nei nostri due negozi la gente viene, ma mi fanno innervosire quelli che entrano per comprare un bocconcino di pane e dopo due ore tornano per comprare i grissini. Qualcuno non ha ancora capito che bisogna uscire di casa solo per necessità e non per comprarsi la pagnottina. In questi ultimi giorni, tutti i clienti arrivano nei negozi con la mascherina. Davanti alle casse, abbiamo installato dei dispenser con soluzione idroalcolica per le mani. Alcuni clienti sono impanicati, altri che sembrano quasi disinteressati da quello che sta accadendo. Più che altro, occorre spiegarlo bene ai giovani. Noi facciamo servizio a domicilio, basta telefonare ai nostri punti vendita e noi prepariamo le confezioni, facciamo consegne in tutta a Bra ed anche nei Comuni limitrofi. La situazione è seria, in famiglia abbiamo visto dei filmati con le nostre figlie per far capire la gravità del momento. Non è un gioco, uno scherzo, una vacanza. Certi clienti hanno capito il livello d’emergenza, altri invece cercano di salutarti dandoti la mano. Speriamo che tutto torni alla normalità al più presto, ma non sono così ottimista perchè in troppi continuano ad uscire di casa. I braidesi devono recarsi nelle attività commerciali, solo se strettamente necessario“.