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Coronavirus, Rifondazione Comunista Cuneo: “La salute si ferma davanti ai cancelli di fabbriche e aziende”

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Mentre prosegue la caccia all’untore a piedi o in bicicletta, il governo subendo le pressioni del padronato non ha ancora deciso di sospendere le attività lavorative in tutti i settori non indispensabili. La salute si ferma davanti ai cancelli di fabbriche e aziende. – così il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Cuneo commenta la situazione che devono vivere i lavoratori in emergenza coronavirus – È una scelta sbagliata e incoerente che trasforma milioni di lavoratrici e lavoratori in involontari veicoli del contagio ponendo i profitti delle imprese al di sopra del diritto alla salute.

Tutti sanno che nella maggior parte dei luoghi di lavoro in questi giorni non sono state garantite le precauzioni che sarebbero indispensabili e che non vi è stata alcuna iniziativa significativa di governo e regioni per attivare la medicina del lavoro e i controlli in maniera sistematica.

Rifondazione Comunista esprime il massimo sostegno agli scioperi che le RSU stanno promuovendo in tutta Italia per richiedere il fermo. Invitiamo le RSU in tutto il paese a seguire l’esempio.

Se non ci pensa il governo i lavoratori si difendano da soli come hanno fatto tante volte nella lunga storia del movimento operaio italiano.

Rifondazione Comunista-Sinistra Europea invita i sindacati a indire lo sciopero generale in tutti i settori non strettamente indispensabili alla vita dei cittadini e alla lotta contro il coronavirus!

Il governo garantisca cassa integrazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori e un reddito di quarantena alle partite IVA.

Che il governo non chiuda le fabbriche e gli uffici è una follia omicida che aiuterà il virus a diffondersi.

L’inciucio tra governo e Lega è basato sul cedimento alle folli posizioni degli industriali che guardano ai loro profitti e non alla salute di chi lavora e alla lotta contro il contagio.

Lavoratrici e lavoratori scioperando contro il contagio difendono l’interesse generale del paese e un diritto sancito dalla Costituzione. Prima la salute, poi i profitti!” concludono dal PRC di Cuneo.