Coronavirus, Cgil Cuneo: “Troppe aziende ancora aperte, prima viene la salute”

Il segretario provinciale Davide Masera commenta il nuovo decreto governativo: "Realtà che hanno ben poco di essenziale vanno avanti: non va bene"

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“Bisogna avere il coraggio di fare scelte che possono essere pesanti per il futuro, ma in questo momento viene prima la salute”. Così il segretario provinciale della Cgil Davide Masera a poche ore dalla firma del nuovo decreto governativo che prevede la chiusura di tutte le attività produttive non essenziali. “Ma l’elenco delle aziende che possono ancora restare aperte è troppo lungo e in alcuni casi poco chiaro – spiega Masera -. Ci sono certe attività che di essenziale hanno ben poco, ma che hanno la possibilità di continuare ad andare avanti. In questo momento prima viene la salute: tra i lavoratori c’è preoccupazione, anche perché ci arrivano segnalazioni che in alcune realtà purtroppo non si lavora in sicurezza. Ripeto, poi si penserà a come ripartire, e non sarà facile. Ma adesso la cosa più importante è la salute”.

I sindacati sono al lavoro in queste ore su diversi fronti in provincia di Cuneo. Tra le aziende principali in cui è in corso una discussione ci sono la Bottero di Cuneo e la Mondo di Alba. Domani, martedì 24 marzo, è previsto un incontro a livello nazionale con i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico. Le attività giudicate non essenziali dovrebbero chiudere a partire dal 25 marzo.