Sospensione Pronto Soccorso di Bra: la Regione prova a far chiarezza

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A seguito delle numerosi voci, spesso ingigantite in questo periodo di proliferare di informazioni, talvolta non confermate, inesatte o non complete, è corretto porre tutta la dovuta attenzione, specie su temi fondamentali e critici come la sanità.

Infatti a seguito dell’informazione e della decisione di sospendere il servizio di pronto soccorso di Bra, è doveroso far presente, come precisato dalla direzione sanitaria dell’ASL CN2, che:

– è stato necessario approntare in tempi rapidissimi 90 posti letto destinati ai pazienti Covid-19, che necessitano di cure ospedaliere, al momento presso l’ospedale di Alba, che ospiterà la maggior parte, ma anche a Bra ci saranno ricoveri, quelli con patologie più leggere e non positivi al virus; pertanto la chiusura del pronto soccorso di Bra permetterà di dislocare a più urgenti mansioni 6 medici anestesisti e 6 medici di medicina generale;

– a Bra sarà dirottata la Medicina generale dell’intera ASL (quindi anche quella che attualmente è presente ad Alba), per fare posto alla nuova unità anti Covid-19 di Alba;

– a Bra rimangono operativi gli ambulatori per esami urgenti, come già comunicato dall’ASL due settimane or sono, mentre ad Alba sarà operativa la chirurgia solo per le urgenze;

– negli spazi del PS di Bra stazionerà l’ambulanza medicalizzata del 118, pertanto qualsiasi intervento urgente su chiama al numero 112 partirà da Bra; sulla base della tipologia del problema l’operatore del 118 provvederà a dirottare il paziente all’ospedale più adeguato;

– rimane presso il presidio di Bra la Guardia medica; è costituita un’unità speciale di continuità assistenziale per seguire a domicilio i pazienti positivi al virus;
– la gestione della nuova unità Covid-19 di Verduno dipenderà non dai vertici dell’ASL CN2, ma dallo specifico commissario, dott. Monchiero. In questo modo i relativi direttori riusciranno ad espletare e dirigere al meglio le rispettive unità controllate, senza gravare o aggiungere incarichi al momento difficilmente demandabili.

Nel merito dichiara Luigi Icardi, assessore regionale alla sanità: “La sospensione dell’attività del pronto soccorso di Bra è motivata dallo stato di emergenza che ha investito anche la nostra provincia, come già ampiamente spiegato dai consiglieri comunali di minoranza (vd. comunicato), con cui siamo costantemente in contatto per valutare possibili soluzioni, così come con il resto dell’amministrazione. I pronto soccorso oggetto della circolare sono quelli che già avevano accessi annuali inferiori ai 15 mila e meno di 3 accessi all’ora nell’ultimo periodo e che in questi giorni hanno visto unità lavorative con meno lavoro e da rimpiegare in altre emergenze. Stiamo combattendo una vera e propria guerra contro la diffusione implacabile del coronavirus e bisogna adottare misure adeguate alla gravità della situazione”.

Continuano i consiglieri regionali Gagliasso e De Marchi, in quota Lega: “Questa misura straordinaria, obbligata dalla situazione, serve a liberare il prima possibile quelle risorse mediche necessarie a essere riorganizzate e messe a disposizione per garantire le terapie dei pazienti colpiti da Covid-19. Dietro questo provvedimento non vi è alcuna volontà di chiudere i centri di primo intervento per partito preso o in città a guide politiche diverse dalla nostra. E’ un discorso di numeri, di studi svolti da vari esperti. Così facendo l’ospedale di Bra non diventerà un covid hospital, per ora, e non avendo accessi dal pronto soccorso si previene anche il contagio del personale, cosa a cui teniamo particolarmente per avere professionisti in salute e pronti a reagire. Bra avrà anzi un potenziamento della medicina generale e una continuità di ambulatori per esami urgenti. Un potenziamento, da questo punto di vista, che in passato nessuna amministrazione era riuscita ad ottenere su Bra. Alla luce dell’elenco puntuale e dettagliato della direzione sanitaria ASL CN2 (di cui sopra), chi polemizza sulla chiusura del pronto soccorso braidese mente sapendo di mentire.”

c.s.