A causa del rapido diffondersi del COVID-19 e delle conseguenti e necessarie restrizioni messe in atto dal Governo, la categoria degli operatori ambulanti sta subendo ingenti ed irrecuperabili danni.
Le limitazioni alla vendita imposte ad alcune tipologie di operatori e il divieto assoluto di svolgere l’attività per altri, stanno danneggiando e affossando pesantemente le attività commerciali su area pubblica, condotte per lo più da lavoratori autonomi e imprese familiari.
Ecco perchè a “scendere in campo per sottolineare le difficoltà affrontate in questa fase dagli ambulanti è stata la FIVAG CISL PIEMONTE, che sottolinea: “In questa fase così drammatica in cui ci troviamo e della quale non conosciamo la durata, riteniamo che sia ingiusto richiedere agli operatori ambulanti, che in ottemperanza alle disposizioni governative risultano di fatto titolari di “attività commerciali poste in sospensione obbligatoria”, il pagamento di canoni e tributi comunali”.
Da questa premessa alla decisione di rivolgersi direttamente ad Alberto Cirio e a Chiara Appendino: “La FIVAG CISL PIEMONTE ha inviato una lettera al Governatore della Regione e alla Sindaca del capoluogo piemontese chiedendo di intervenire in qualità di regia, per adottare in tutto il nostro territorio l’azzeramento delle tasse e dei tributi locali a carico degli operatori ambulanti che si trovano nello stato di “forzata inattività”. Se per il contenimento e gestione dell’emergenza serve anche lo STOP degli ambulanti, noi vogliamo anche lo STOP di tasse e tributi a loro carico!”.