I Vicari generali delle diocesi di Cuneo e di Fossano don Giuseppe Panero e don Pierangelo Chiaramello hanno reso noto sui siti www.diocesicuneo.it e www.diocesifossano.org alcune precisazioni in merito alle precedenti disposizioni di mercoledì 18 marzo 2020 per quanto riguarda la celebrazione dei Sacramenti e del Triduo pasquale, come pure sulla creazione di un Fondo diocesano di solidarietà.
Allo stesso tempo si impegnano a garantire la riservatezza sullo stato di salute di chierici o di altri fedeli collaboratori delle due Diocesi le cui notizie al riguardo potranno essere confermate soltanto con l’esplicito consenso degli interessati tramite gli incaricati delle due Curie.
La celebrazione dei Sacramenti I Battesimi dei catecumeni adulti già eletti dovranno essere rimandati ad una Domenica di Pasqua, da determinare in base allo sviluppo della situazione, mentre per Cresime e Prime comunioni i parroci sono invitati a differire tutte le
celebrazioni a quando la situazione sanitaria si sarà stabilizzata: «Ad oggi e fino al 3 aprile, o comunque fino a quando ci sarà un nuovo pronunciamento ufficiale del governo italiano sul mantenimento delle odierne restrizioni, non possediamo ancora elementi significativi per assumere una decisione definitiva sul rimandare o meno in autunno ogni
celebrazione». Perciò dopo le prossime nuove disposizioni del governo saranno rese pubbliche anche le decisioni diocesane in merito. Inoltre, nelle diocesi di Cuneo e di Fossano sarà possibile ai sacerdoti negli ospedali e nelle strutture sanitarie valutare l’opportunità di impartire il sacramento della Penitenza con l’assoluzione generale, senza la
confessione individuale, come suggerito dalla Nota della Penitenzieria Apostolica del 19 marzo, sentito o almeno avvisato il Vescovo diocesano.
La celebrazione del Triduo pasquale
In merito ai riti del Triduo pasquale, da giovedì 9 a domenica 12 aprile, i Vicari generali, sulla base di quanto fatto anche dalle altre diocesi italiane, ritengono che se perdurassero le odierne restrizioni potranno essere celebrati nelle due chiese cattedrali e nelle chiese parrocchiali, soltanto in quelle centrali per le Unità pastorali, o comunque come determinato dai Vicari generali, senza concorso di popolo, ma con la collaborazione di pochi fedeli e la possibilità di trasmetterli in diretta streaming. Per quanto riguarda la Messa crismale si resta in attesa dell’indicazione del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana: ad oggi si sta ventilando la possibilità di celebrarla nella Veglia di
Pentecoste, sabato 30 maggio.
Sacerdoti malati e riservatezza
«Vogliamo esprimere – dicono don Panero e don Chiaramello – affettuosa vicinanza ai nostri presbiteri che si sono ammalati nel contesto di questa pandemia. Oltre alla preghiera e all’aiuto materiale possibili ci impegniamo a garantirne la riservatezza, per cui le Curie diocesane, nelle persone di don Giuseppe Pellegrino per Cuneo e don Pierangelo Chiaramello per Fossano si impegnano a non confermare all’opinione pubblica notizie sullo stato di salute dei nostri chierici o di altri fedeli collaboratori senza avere prima il loro consenso esplicito che potranno dare o negare anche tenendo conto della salvaguardia delle persone con cui sono venuti in contatto nelle ultime settimane».
Fondo di solidarietà
I settori Carità e impegno sociale della Curie diocesane di Cuneo e di Fossano assicurano che attraverso le nostre Caritas si stanno portando avanti tante attività importanti in stretta collaborazione con le amministrazioni locali. «Nella fedeltà alla missione della Chiesa – dice don Flavio Luciano, Vicario episcopale per la Carità e l’impegno sociale – chiamata ad
avere uno sguardo di amore particolare verso i poveri e gli ultimi, stiamo accompagnando con attenzione tutte quelle realtà del Terzo settore che con mille difficoltà ma tantissima dedicazione e creatività camminano con le persone fragili.
Come Chiesa dobbiamo far sentire il nostro appoggio e ringraziare di cuore tutti coloro che si spendono e danno testimonianza di come la parabola del buon samaritano si attualizzi ogni giorno all’interno delle nostre case o delle strutture di assistenza. Come segno concreto di impegno – continua don Luciano – abbiamo deciso di creare un Fondo
di Solidarietà emergenza Covid-19 delle Diocesi di Cuneo e Fossano, con erogazioni dai fondi delle Curie diocesane e liberi contributi di singole parrocchie. Su proposta dei direttori delle Caritas diocesane e degli altri uffici dei settori Carità e impegno sociale delle nostre Curie, utilizzeremo questo fondo per acquistare materiale sanitario oggi indispensabile
e mettere in atto altri interventi a favore, in particolare, di quelle strutture sul territorio che si trovano in situazioni maggiormente difficili e non riescono ad avere altri aiuti: ad esempio le tante case di riposo gestite da enti ecclesiastici, come pure le associazioni o cooperative che sostengono minori, famiglie con figli disabili, lavoratori in situazioni di grave precarietà».
cs