Si è chiusa con un quarto posto la stagione 2019/2020 del CR Saluzzo, dopo la decisione della FIP Regionale piemontese di porre la parola “fine” sul campionato in corso, per via del Coronavirus.
Resta ora da capire se i 24 punti ai piedi del podio della squadra del Marchesato verranno ratificati o se finiranno nel dimenticatoio, in base alla decisione della Federazione sull’eventuale annullamento del campionato.
È comunque tempo di bilancio per i saluzzesi, con il presidente Giuliano Tomassi che conferma di non avere rimpianti per la scelta fatta dalle istituzioni cestistiche: “Siamo completamente d’accordo con le decisioni prese, perché era l’unica strada percorribile. Anche se si fosse ripreso a maggio, sarebbe stato impossibile finire tutto, a patto comunque di riuscire a ripartire, cosa che per me non è per nulla scontata”.
Stagione chiusa, ma che farne di quanto visto sul campo? “Credo che la Fip deciderà per il congelamento e l’annullamento di quanto fatto nel 2019/2020 – spiega Tomassi. Un’altra ipotesi era quella di dare possibilità alle squadre regionali di iscriversi nel 2020/21 al campionato che ritenevano più adatto alle loro potenzialità, ma non so se sia una via percorribile. Di certo, per noi a questo punto, considerata la situazione economica che scaturirà da questa situazione, non è nemmeno da prendere in considerazione un eventuale ripescaggio. Ma credo che sia una linea comune per molte società”.
Insomma, danni sostanziali: “In primis vanno considerati quelli tecnici e fisici, legati allo stop delle attività, ma si tratta di un male comune e quindi meno grave. I veri danni saranno economici, con il mondo sportivo patirà come conseguenza della recessione economica generale maturata dal post-coronavirus. Alcune sponsorizzazioni non si sa se saranno confermate, non si incasseranno tutte le quote di quest’anno e più in generale ci sarà da ricostruire”.
Ed è qui che il presidente lancia un monito conclusivo: “Se le Federazioni non verranno incontro alle esigenze economiche delle società, credo che molte potranno non farcela nella prossima stagione. Per noi, l’importante sarà mantenere lo stato attuale ed avere le risorse per avere un settore giovanile come quello del 2019/2020, con più di 300 tesserati. A danno della prima squadra? Non lo sappiamo, tutto può essere. Ad oggi siamo pessimisti, vedendo anche come evolvono i dati, ma confidiamo che le cose possano cambiare”.