Home Attualità Covid-19, viaggio tra esperienze di vita nel Roero. PRIOCCA: “Vorremmo abbracciare tutti”

Covid-19, viaggio tra esperienze di vita nel Roero. PRIOCCA: “Vorremmo abbracciare tutti”

Inchiesta tra volontari, amministratori e persone: per capire l'emergenza, dal di dentro: iniziamo da Priocca

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Pietro Roagna, vicesindaco Priocca

I giorni dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sono anche storie: racconti, sensazioni, gesti, pezzi di vita di persone che un giorno potranno dire “io c’ero, ed ero in prima linea, con quello che ho potuto fare”.

Se è vero che il tempo è un gran signore, lo scorrere dei mesi e degli anni renderà probabilmente merito ai tanti che, in queste settimane, hanno potuto (e voluto) mettersi a disposizione della propria collettività: prendendosi un certo grado di rischio di fronte a un male che -per ora- non lascia nessuno potenzialmente immune, ma anche coniugando in prima persona il verbo “servire”. Persone, con l’iniziale maiuscola: sindaci, amministratori, ma anche gente “normale” che ha voluto essere presente con i propri minuti e mezzi, e con la propria esperienza. Così in Italia, così nel Roero.

Abbiamo allora cercato di fermarlo, questo tempo: fissandolo nei pensieri e nelle testimonianze raccolte a caldo, spesso in corso d’opera, di alcune di queste forze in campo. Per andare oltre le -sempre utilissime, fondamentali- comunicazioni ufficiali, cercando stavolta di entrare per qualche istante in questa nuova quotidianità che il Coronavirus ha generato. E che, si spera, possa essere superata dalla rinnovata normalità: questo, ovviamente, non dipende da nessuno di noi.
Ma con le buone intenzioni, i buoni atti, e la buona cronaca, si può già ragionare sulle basi per l’avvenire.

PRIOCCA – “Vorremmo abbracciare tutti”
Iniziamo questo percorso con Priocca, e con le parole di Piero Roagna: amministratore navigato, attualmente assessore nella giunta del sindaco-senatore Marco Perosino, ma soprattutto attivo da tempo immemore sul fronte del volontariato puro con la tuta gialla della Protezione Civile.

La sua testimonianza parte dalla suggestione di una telefonata che disse: “Pronto, sono il sindaco. Abbiamo anche a Priocca un caso di positività al Coronavirus”. Ecco, come è andata? «Con queste poche parole è partita anche nel nostro paese l’attività di supporto alla popolazione, a causa dell’emergenza sanitaria: aprendo il Coc, ossia il Centro operativo comunale, e mettendo in atto i piani predisposti».

Come funziona? «I volontari vengono messi in allerta e si cerca da subito il modo di non far muovere le persone da casa: si è così scelto di fare un servizio di consegna a domicilio di alimentari e medicinali. Il cittadino telefona ad un negozio in Priocca e due volontari passano al mattino e al pomeriggio a prelevare la spesa e a recapitarla a casa. Stessa cosa per la farmacia: chi ha bisogno, telefona al proprio medico il quale manda la ricetta in farmacia. I medicinali vengono prelevati e consegnati a domicilio. Questo è in pratica quello che i volontari della Protezione Civile fanno a turno ormai da 3 settimane; ogni giorno recapitano quasi 20 pacchi di alimenti o farmaci. Chiaramente, i volontari sono tutti muniti di Dpi, i dispositivi di protezione individuale, in modo da essere protetti loro stessi e i cittadini che incontrano».

Ci sono sensazioni molto umane, al di là del meccanismo logistico e amministrativo: «Una cosa che in questi giorni devo veramente rimarcare è la grande disponibilità dei volontari e la gratitudine delle persone: quante volte, alla consegna del pacco, specie ad anziani soli, scambi due parole per fare coraggio e quando vai via vedi un sorriso sui loro volti. Vorresti veramente confortarli con un grande abbraccio, ma non si può… maledetto virus! Tutti i ringraziamenti ricevuti in questi giorni sono la più gradita ricompensa e il più grande incoraggiamento per tutti i volontari, che finito il turno, ti chiedono di esserci ancora domani».

Ancora un auspicio, da parte di Roagna: «Nella speranza che tutto ciò finisca presto, invito tutti i priocchesi a rimanere casa e rispettare le indicazioni date dalle autorità preposte: è l’arma migliore che abbiamo tutti noi per sconfiggere questa pandemia. La Protezione Civile di Priocca è disponibile per tutti».

Paolo Destefanis