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Il coronavirus ferma Vinum 2020

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IDEA N.13 del 2 aprile 2020

Rinviato al prossimo anno l’evento albese che celebra le eccellenze del mondo enologico

Acausa del persistere dell’emergenza legata al diffondersi del coronavirus covid-19, anche Vinum, l’importante rassegna dedicata ai vini e al mondo enologico che ogni anno richiama ad Alba migliaia di visitatori da tutta Italia e anche dall’estero, si ferma. L’edizione 2020, prevista per i fine settimana compresi tra il 25 aprile e il 10 maggio, è stata annullata.

Lo ha deciso il sindaco di Alba Carlo Bo, in accordo con la presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba Liliana Allena. «È stata una scelta sofferta », commenta il primo cittadino albese, «perché Vinum è un fiore all’occhiello della città, una manifestazione cresciuta molto negli anni, che porta migliaia di turisti e appassionati a degustare i nostri vini per le strade e le piazze di Alba. Non possiamo, quindi, rischiare assembramenti di persone in un momento che sarà sicuramente ancora delicato».

Vinum si aggiunge alla lunga serie di eventi albesi che sono stati travolti dall’emergenza coronavirus e, quindi, annullati. La presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, Liliana Allena spiega la decisione di annullare Vinum 2020 con queste parole:

«Di comune accordo con il sindaco Carlo Bo, è stata presa la decisione di cancellare la quarantaquattresima edizione di Vinum. Si è tentato fino all’ultimo di ipotizzare uno spostamento di data, ma il perdurare dell’emergenza sanitaria ha reso inevitabile l’annullamento della rassegna». Lo stop forzato non ha comunque interrotto l’attività dell’Ente Fiera che, come riferisce la presidente Allena, «insieme all’Amministrazione comunale e a tutti i soggetti del sistema turistico albese, è al lavoro per organizzare la novantesima edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba.

C’è la volontà da parte di enti e istituzioni locali di dare supporto alle imprese turistiche del territorio e, seppure nella difficoltà di prevedere cosa accadrà nel medio periodo, si vuole garantire il massimo impegno affinché la Fiera rappresenti un’importante opportunità di ripartenza. Intanto, ringrazio chi aveva collaborato per organizzare Vinum 2020, dando loro appuntamento all’edizione del 2021».


ANCHE VINITALY SLITTA AL 2021: «SCELTA DOLOROSA, MA INEVITABILE»
L’emergenza coronavirus impone lo stop anche alla cinquantaquattresima edizione di vinitaly. Quest’anno, dunque, niente da fare per la grande rassegna veronese del vino, che è stata posticipata al 2021, dal 18 al 21 aprile, dopo una prima ipotesi, poi naufragata, di riprogrammarla a giugno di quest’anno. a stabilirlo è stato il consiglio di amministrazione di veronafiere, a causa del perdurare dell’allerta sanitaria.

Sulla questione, tra gli altri, è intervenuta confagricoltura. Ha commentato il presidente nazionale massimiliano Giansanti: «La decisione di posticipare l’evento di un anno è una scelta responsabile. appoggiamo pienamente il provvedimento, doloroso ma inevitabile, che peraltro recepisce le preoccupazioni delle aziende associate rispetto al posticipo della rassegna precedentemente annunciato per giugno di quest’anno».


MECCANIZZAZIONE STOPPATA DAL COVID-19
Il dilagare del coronavirus covid-19 ha costretto pure la fondazione ente manifestazioni di Savigliano a posticipare a data da destinarsi la trentanovesima edizione della fiera nazionale della meccanizzazione agricola di Sa – vigliano, prevista dal 16 al 19 aprile.

Durante la riunione telematica del consiglio di amministrazione dell’ente, il sindaco di Savigliano Giulio ambroggio ha rimarcato il suo personale sostegno alla proposta avanzata dal presidente della fondazione ente manifestazioni andrea coletti.

Stessa decisione anche per l’evento del “pre fiera”, riprogrammato una prima volta al 3 aprile e per la fiera di primavera, che si sarebbe dovuta svolgere il 19 aprile nell’ambito della fiera nazionale della meccanizzazione agricola di Savigliano: entrambi gli appuntamenti sono stati posticipati a data da destinarsi. Qualsiasi ulteriore decisione è stata rimandata dagli organizzatori alla seconda metà del mese di aprile, nella speranza di poter avere a disposizione informazioni più precise e complete.


EMERGENZA SANITARIA: L’ENTE FIERA DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA SI ATTIVA INSIEME AGLI CHEF DEL PIEMONTE
L’ente fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba ha deciso di impegnarsi in maniera diretta contro l’emergenza coronavirus e ha aderito alla campagna della regione piemonte “insieme possiamo fermarlo” con l’aiuto degli chef piemontesi più conosciuti: ciascuno di loro effettuerà una donazione e realizzerà una videoricetta che verrà pubblicata sulla pagina instagram ufficiale della fiera del tartufo @tartufobiancoalba.

«Abbiamo chiamato a raccolta tanti chef che, con grande entusiasmo, hanno accettato la sfida. In questo modo contribuiremo a raccogliere fondi e a diffondere l’importante campagna lanciata dalla regione piemonte, perché ogni chef possa a sua volta coinvolgere altri colleghi. insieme, unendo le forze, riusciremo a superare questo momento così complesso», afferma la presidente dell’ente fiera, Liliana Allena.

Partita nei giorni scorsi, la campagna ha già raccolto l’adesione di numerosi cuochi. A inaugurare l’iniziativa solidale è stata la presidente allena, la quale ha proposto una videoricetta per la colazione, passando poi la palla a davide palluda, chef del ristorante “all’enoteca di canale”, che ha cucinato una “tarte tatin”.

Altri gli chef che hanno già confermato la propria partecipazione al progetto benefico che intende contrastare il coronavirus: ugo alciati, chef di “Guido ristorante, villa contessa rosa” di fontanafredda; massimo camia del ristorante “massimocamia” di la morra; Matteo Baronetto “del cambio” di Torino; Michelangelo Mammoliti del ristorante “la madernassa” di Guarene; Giampiero vivalda del ristorante “antica corona reale” di cervere; Walter ferretto del ristorante “ilcascinalenuovo” di isola d’asti; Federico Zanasi del ristorante “condividere” presso la nuvola Lavazza di Torino; Alfredo Russo del ristorante “dolce Stil novo” presso la reggia di venaria. l’attività dell’ente fiera albese non si è quindi mai interrotta, supportando le campagne di raccolta fondi del piemonte e le altre iniziative benefiche che si stanno sviluppando grazie alla disponibilità della rete degli chef piemontesi.

In questi momenti difficili, l’ente è impegnato a rafforzare il senso di comunità tra tutti i soggetti che nel corso degli anni hanno contribuito a far diventare grande la fiera che valorizza in tutto il mondo il “tuber magnatum pico”. L’ente fiera è, poi, in stretto contatto con gli chef tristellati chicco e bobo cerea, già scesi in campo per solidarietà a bergamo, ma anche con gli chef che si stanno attivando per gestire i pasti al nuovo ospedale “Alba-Bra” di verduno.

«La solidarietà è un grande valore, la fratellanza e l’amicizia aiutano a crescere e la rete di relazioni costruita negli anni è un grande patrimonio da tutelare. per questo, siamo sempre attivi e a disposizione di tutti coloro che con noi condividono tali valori», conclude la presidente Liliana Allena.