Coldiretti Cuneo: il Coronavirus affossa le cantine della Granda con perdite fino al 70%

Blocco del commercio e speculazioni sui prezzi mettono in crisi export e vendita diretta

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Sono settimane dure per il vino della Granda, alle prese con ristoranti, bar, alberghi chiusi e con ritardi e disdette di ordini oltre confine: dall’inizio dell’emergenza Coronavirus il settore vitivinicolo ha assisto al blocco del commercio a causa delle limitazioni imposte per il contenimento del contagio, con un numero crescente di bottiglie rimaste ferme in cantina.

“Come in altri comparti della nostra agricoltura, non mancano i primi segnali di speculazioni sul vitivinicolo – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – con prezzi e consumi in aumento, soprattutto nella GDO, in questo momento delicato in cui a soffrire maggiormente sono i produttori che attuano la vendita diretta e quelli che lavorano in larga parte con i Paesi stranieri”.

Dalle prime stime effettuate da Coldiretti, le perdite per il vino delle nostre colline vanno dal 60 al 70%. E cresce la preoccupazione tra i vitivinicoltori, in particolare dell’Albese, delle Langhe e del Roero, che trovano oltre confine il miglior mercato, esportando il 75% delle bottiglie prodotte per un valore di 450 milioni di euro su un totale stimato di 600 milioni ogni anno.

“Per prevenire il collasso del settore, oltre al piano salva vigneti, sono necessarie specifiche agevolazioni fiscali e previdenziali da applicare a tutte le imprese agricole operanti nel settore vitivinicolo, senza le limitazioni previste dal Decreto Cura Italia. Una necessità che va sostenuta anche garantendo liquidità alle imprese, con interventi emergenziali a livello nazionale e comunitario, senza appesantimenti burocratici” spiega Moncalvo, che aggiunge: “Oltre a queste manovre per spingere il vino delle nostre colline è fondamentale ricostruire un clima di fiducia nei confronti del marchio Made in Italy nel mondo, che rappresenta un’eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo a livello comunitario ed internazionale”.

c.s.