Più di 8 mila visualizzazioni in poche ore, un numero davvero impressionante raggiunto non dal video di uno “youtuber” o un tutorial sul “make-up”, ma dalla voce del bibliotecario di Chiusa Pesio.
Da un mese il bovesano Fabio Dutto, ha deciso di in frangere le barriere dello spazio e continuare a leggere storie per tutti i bambini delle scuole che da anni, ogni settimana, si incontrano alla biblioteca civica “Ezio Alberione” di Chiusa Pesio.
«Avevamo organizzato diverse attività per le scuole, ma con la chiusura imposta per il coronavirus ci siamo dovuti riadattare» spiega Fabio. «Ero abituato a leggere ogni settimana alcune storie ai bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, ho pensato quindi a un modo per poterli raggiungere: all’inizio registravo i video con il telefonino e li condividevo con le maestre che a loro volta li diffondevano sui gruppi classe».
Poi sei sbarcato su Facebook…
«Su consiglio di molte insegnanti e dell’Amministrazione comunale di Chiusa Pesio ho deciso di
pubblicare questi video sulla pagina della biblioteca, in modo che più persone potessero ascoltarli. Dopo aver verificato di non incorrere in sanzioni da parte del la Siae, ho pubblicato la prima lettura alle 11 di sera e in pochissime ore ho ottenuto più di 8 mila vi sualizzazioni: mai mi sarei aspettato un riscontro simile».
La tua iniziativa è stata di ispirazione per altri bibliotecari e insegnanti?
«Attraverso i richiami inseriti nella pubblicazione di ogni video, per esempio “Nati per leggere
Piemonte”, i video hanno iniziato a circolare fuori provincia e anche fuori regione. Mi hanno scritto non solo colleghi, ma anche insegnanti, una addirittura da Matera, per sapere se
potevano scaricare i video e utilizzarli per i loro alunni. In altre biblioteche so che hanno organizzato iniziative simili, a Bra, Fossano, Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Beinette, grazie ad alcuni volontari».
Quali storie hai scelto di raccontare?
«I primi libri che ho letto rientravano all’interno di quelli scelti per il progetto “Nati per leggere”,
poi ho dedicato qualche video a Gianni Rodari, in particolare a “Favole al telefono”, mi sembravano adatte e poi quest’anno ricorre il centenario dalla sua nascita».
Leggi con molto pathos, è molto piacevole ascoltare i tuoi video.
«I video che ho realizzato sono amatoriali, ho cercato di leggere come se fossi davanti a bambini. Quando vengono in biblioteca cerco di essere il più espressivo possibile, per coinvolgerli, in passato ho fatto dei corsi di lettura ad alta voce, non sono un attore o un professionista, non ho un perfetto uso della dizione, ma aver letto tanti libri e molte volte gli stessi aiuta».
Cosa ti manca del tuo lavoro?
«Incontrare i bambini. Lavoro nella biblioteca di Chiusa Pesio dal 2011, quest’anno avevamo
tanti progetti, non ultimo il “maggio dei libri”. Ero abituato a ricevere circa tre classi a settimana settimana, le ultime volte che sono andato in biblioteca l’accesso al pubblico era già vietato, c’era un silenzio assordante…».
In biblioteca, però, in genere si chiede di rispettare il silenzio…
«Sì, nell’area studio sono d’accordo che sia così, ma in biblioteca ci deve essere condivisione,
è un luogo di incontro, a Chiusa Pesio in particolar modo. In paese non c’è una libreria e noi
diamo in prestito sia libri che dvd, molti dei nostri lettori sono adolescenti, per loro è un bel
posto dove incontrarsi. Abbiamo immaginato di poter fare un servizio a domicilio in questo
periodo, ma sarebbe troppo rischioso a livello igienico-sanitario, quindi abbiamo consigliato
delle piattaforme online dove poter leggere gratuitamente libri in formato digitale, in particolare
su Medialibrary del sistema bibliotecario cuneese».
Nessuno è troppo grande per ascoltare le favole, concordi?
«Tra i tre mila ascoltatori fissi ho scoperto che non c’erano solo bambini, famiglie e insegnanti,
infatti, una signora anziana ricoverata in ospedale, che purtroppo è venuta a mancare. Ne ha
seguiti parecchi, diceva che le tenevano compagnia, questo mi ha commosso».
Dopo 20 storie che cosa hai in serbo per i lettori?
«Per coinvolgere tutte la fasce di età e cercare di dare un senso di continuità con quello che avevamo programmato prima dell’emergenza, abbiamo deciso di proporre degli incontri online.
Ogni settimana pubblicheremo sulla nostra pagina un video di un autore con l’hashtag #viaspettoinbiblioteca. Il primo appuntamento è stato con Luca Bianchini, che ha letto l’incipit
di un suo romanzo».