Mauro Gola (Confindustria Cuneo): “Regolarità nei pagamenti, un impegno etico”

0
584

Il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, ha scritto a tutti gli associati in un momento «incredibile e storico», nel quale «ognuno di noi è coinvolto sul fronte della tutela della salute propria, dei propri cari e dei propri dipendenti e collaboratori e, allo stesso modo, nella battaglia per la salvaguardia delle rispettive aziende».

Oltre a soffermarsi sulla questione dello stop alle attività produttive che provoca conseguenze dai risvolti imprevedibili, e ribadita la volontà degli imprenditori di fare la propria parte in quella che dovrà essere un’autentica rinascita, Gola lancia un forte appello alla prosecuzione dei comportamenti etici che caratterizzano il mondo industriale, affinché la compattezza delle filiere sia preservata il più possibile anche attraverso la regolarità dei pagamenti.

Confindustria Cuneo sta affrontando la situazione con il massimo impegno, riconosciuto apertis verbis dagli associati, in particolare con la costituzione, sin dal 14 gennaio, della task force dedicata all’emergenza coronavirus, per garantire alle aziende assistenza, servizi e informazione sette giorni su sette.

«Siamo tutti chiamati, difendendo i frutti dell’impegno e della dedizione di ciascuno di noi, a contribuire a risollevare le sorti del Paese, a iniziare dai territori in cui operiamo», scrive il presidente Gola. «Sappiamo bene, poiché dedichiamo le nostre stesse esistenze al fare impresa e, attraverso esso, al bene della comunità, che non è vuota retorica. I tristi momenti odierni confermano come il nostro sia un ruolo fondamentale e sono convinto lo stiano comprendendo, sempre più numerosi, anche coloro i quali fino a ieri lo negavano e l’ammantavano di connotazioni negative. Cito come esempio la pronta riconversione di alcune aziende che hanno potuto dare un grande supporto all’opera di prevenzione».
Al termine dell’emergenza sarà come se si sia combattuta una guerra, senza le armi, ma con gli stessi effetti sul sistema produttivo ed economico e, quindi, sulla collettività.

«Come ha affermato il presidente nazionale, Vincenzo Boccia, siamo e restiamo reattivi, trasformando le fondate preoccupazioni nostre e dei nostri lavoratori nella necessità di non mollare, nel gusto della sfida. Saremo il centro e i promotori della rinascita», prosegue Mauro Gola.

«Siamo tutti impegnati nella difesa della dignità delle nostre imprese e nella salvaguardia delle filiere di cui facciamo parte, consci del fatto che non esistano scorciatoie e che l’attuale sfida epocale possa vederci vincitori solo insieme, quindi rispettando ciascuno i propri impegni».

Confindustria Cuneo opera senza risparmio di energie, in piena collaborazione con le autorità politiche di ogni livello, per far sì che le norme precauzionali varate per impedire la diffusione del virus non producano effetti irreversibili sul sistema industriale ed è in prima linea, da un lato, nel sollecitare la graduale possibilità di riprendere le produzioni, nel completo rispetto delle regole stabilite per annullare il rischio di contagio e, dall’altro, perché alle imprese sia garantita la liquidità.

«Rivolgo un appello a tutti gli associati, in considerazione del fatto che operiamo in filiere interconnesse, il che deve stimolare, oggi più che mai, l’etica della responsabilità di ciascuno di noi», si legge nel nucleo della lettera. «Il tessuto produttivo locale, così come quello nazionale, sopravvive in virtù dell’operatività di ciascuna delle imprese che ne fanno parte, a prescindere dalle dimensioni. Mantenere gli impegni presi nei pagamenti, fatte salve gravi e comprovate difficoltà, contribuisce a garantire la continuità all’intero sistema. Le norme del Decreto Liquidità varate dal Governo hanno lo scopo anche di contribuire alla regolarità dei pagamenti. È indispensabile che non si perda quel bene essenziale del mondo economico che è la fiducia fra fornitori e clienti».

Gola si richiama inoltre alle dichiarazioni di Paola Severino, già ministro di grazia e giustizia, la quale ha evidenziato il rischio che le infiltrazioni mafiose siano favorite dagli effetti dell’epidemia: estese problematiche nei pagamenti potrebbero spingere fra le braccia della malavita coloro i quali si trovassero con l’acqua alla gola. E proprio di questi giorni sono le velenose insinuazioni al riguardo pubblicate dal quotidiano tedesco “Die Welt” che hanno provocato le proteste del Governo italiano.

«Questa è una delle ragioni per le quali la responsabilità sociale d’impresa assume un ruolo nuovo e più pregnante, coinvolgendo più che in passato ciascuno di noi su un tema molto concreto, il quale consente di trasformare ancor meglio in buone pratiche le lodevoli intenzioni», conclude Gola. «Faccio mie le parole del presidente Boccia: “Questo è il tempo della coerenza e della responsabilità che richiede di essere all’altezza, esemplari e consapevoli che i nostri comportamenti saranno parte determinante del futuro che costruiremo, un futuro in cui, pur nei momenti difficili, la fiducia deve prevalere sull’ansietà e la passione sulla rabbia”».