Quarta tappa del nostro viaggio tra le società cuneesi di Eccellenza impegnate nel girone B, per conoscere le loro posizioni in merito alle prospettive presenti e future del campionato e, più in generale, del calcio dilettantistico.
Dopo Saluzzo, Olmo e Pro Dronero è la volta del Corneliano Roero, quinta forza cuneese del girone (almeno stando alla classifica), che era in piena corsa per i playoff. A scambiare quattro chiacchiere con noi è stato Giovanni De Bellis, da poche settimane nuovo presidente del sodalizio rossoblu dopo l’addio di Daniele Sobrero.
Ripresa: sì o no?
“È una domanda che avrà sicuramente mille risposte diverse, a seconda delle sensazioni di ognuno. Personalmente, credo che sarebbe molto bello riprendere ma ritengo che non ci sia nessun presupposto, anche tenendo conto del fatto che i casi non stanno calando in modo significativo nella nostra regione. Per non parlare di tutti i temi complessi che si dovranno affrontare in caso di un’eventuale ripresa: gestione della sicurezza, strutture chiuse e tanto altro.
Mi meraviglio solo di un fatto: che la Federazione non abbia preso decisioni, lasciandoci di fatto in un limbo difficile da gestire. Non scarico le colpe, ci mancherebbe, anche perché ora serve unione, ma questa è un po’ la nostra attuale situazione e sarebbe importante che qualcuno dettasse una linea, anche per riprogrammare il futuro, che non sarà di certo agevole. Noi possiamo solo dare opinioni, non certo decidere”.
Annullamento del 2019/2020: sì o no?
“Questo è un bel tema, che non potrà essere immune da strascichi pericolosi. Comunque si decida ci saranno degli scontenti, ma è evidente che sarà sempre così. Di certo, per noi è impossibile pronunciarsi: se si riprende si dovrà riprendere facendo tutto, compresi playoff e playout, quindi non sarà facile trovare una soluzione.
Detto questo, dico solo una cosa: immaginare vie legali se la Federazione troverà una soluzione non soddisfacente è assurdo in questo momento, nel dilettantismo, quando i problemi sono ben altri. Sarebbe importante mettersi una mano sulla coscienza e tutti insieme voltare pagina”.
Questione-rimborsi
“È una situazione generale di grande complessità. I giocatori del Corneliano Roero hanno percepito i rimborsi fino a quando hanno giocato, ovvero fino alla fine di febbraio. Siamo però dilettanti e la parola “rimborso” parla da sé. Detto questo, non abbiamo ancora affrontato il tema, complici anche i limiti logistici che ci impediscono di trovarci fisicamente, e faremo le nostre valutazioni.
Se rimaniamo sul tema economico, credo sia importante sottolineare come tutti dovranno fare un passo avanti: il Governo in parte lo ha già fatto coinvolgendo i dilettanti per i rimborsi per collaboratori sportivi, ma è ancora presto per capire se sarà sufficiente, e molto dovranno fare anche Federazione, società e giocatori.
Quando questa guerra sarà finita, dovremo poi tirare le somme e capire quali e quanti sacrifici ogni attore in gioco dovrà sostenere”.