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Coronavirus, Coldiretti Cuneo: “A rischio la campagna della frutta nel saluzzese”

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Operazioni di raccolta in un frutteto del Saluzzese - Immagine di repertorio

Le attuali restrizioni imposte dall’epidemia Covid-19 possono bloccare l’apertura delle strutture di accoglienza per i lavoratori agricoli stagionali nel Saluzzese, dal PAS ai campi diffusi sul territorio allestiti da Coldiretti Cuneo e dalle Amministrazioni locali. È quanto rileva Coldiretti che, allo scopo di garantire ospitalità ai braccianti stagionali nel rispetto delle disposizioni vigenti, chiede alla Regione Piemonte di farsi carico di forme di sostegno dirette alle aziende agricole.

Gli imprenditori agricoli sono da anni in prima linea sul fronte accoglienza: il 70% dei braccianti extracomunitari – ricorda il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – trova ogni anno sistemazione direttamente presso i produttori, che provvedono in autonomia a realizzare alloggi in cui ospitarli, con risorse proprie e senza alcun supporto dalle Istituzioni. A fronte di una situazione straordinaria come quella determinata dall’emergenza in atto, è giunto il momento che anche le Istituzioni regionali e nazionali facciano la loro parte per garantire risposte adeguate alla domanda abitativa della manodopera stagionale”.

Coldiretti chiede inoltre l’impegno forte della Regione con il Governo e nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni sulle priorità in tema di manodopera agricola: “è importante defiscalizzare i carichi contributivi dei salari per garantire maggior equità nella competitività sia a livello nazionale che europeo e stanziare risorse adeguate alle aziende da investire sull’ospitalità della manodopera, viste anche le complicazioni legate alle misure restrittive per l’emergenza Covid-19” spiega Moncalvo.

Coldiretti Cuneo insiste, infine, sull’urgenza di una radicale semplificazione dei voucher in agricoltura per consentire lo svolgimento dei lavori nelle campagne da parte di studenti, pensionati, cassintegrati, percettori di reddito di cittadinanza e disoccupati: “una necessità improrogabile – conclude Moncalvo – non per destrutturare il mercato del lavoro agricolo ma per garantire la disponibilità di forza lavoro che si preannuncia quanto mai incerta nella campagna 2020”.

Queste proposte sono state portate all’attenzione dei Sindaci di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo e degli altri attori della filiera in una videoconferenza di alcuni giorni fa. Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it

c.s.