Secondo la Filca Cisl regionale, il Piemonte è ancora in piena emergenza coronavirus, specie in province come Alessandria. Nei cantieri si intrecciano troppe mansioni, fasi, mezzi, attrezzi, ponteggi, lavoratori, con pericoli di contagio per intere squadre. Tra l’altro, non sono ancora disponibili tutti i dispositivi di protezione individuale necessari. Occorre, quindi, riaprire i cantieri gradualmente, con attività pianificate e coordinate sui rischi da Covid-19.
“Riteniamo ragionevole – dichiarano Ottavio De Luca e Piero Tarizzo della Filca Cisl Piemonte, il sindacato regionale dei lavoratori edili – una ripresa dell’attività non prima del 4 maggio. La riapertura deve essere graduale, bene organizzata, con Protocolli di Sicurezza condivisi e soprattutto applicabili nei diversi tipi di cantiere e nelle diverse fasi lavorative. Secondo il mondo scientifico, nella prima faese non possiamo coinvolgere i lavoratori over 55 anni, quelli cardiopatici, invalidi, disabili e con altre patologie. Occorre cautela anche con i giovani apprendisti. Attenzione a far ripartire circa 60mila lavoratori in Piemonte, in modo frettoloso e non coordinato, con il rischio di nuovi contagi e pericolose ricadute“.