Dopo lo stop forzato a causa dell’emergenza Coronavirus, sono ripartite oggi nella Granda le attività forestali per effetto del Decreto del Presidente del Consiglio dello scorso 10 aprile.
L’inserimento della selvicoltura tra le attività ora consentite, confermato anche sul nostro territorio dall’ultima Ordinanza del Presidente della Regione Piemonte, è rilevante per consentire alle imprese del settore di concludere le operazioni di raccolta della legna e prima lavorazione del legno, in un Paese come l’Italia che è il maggior importatore mondiale di legna da ardere.
“Un risultato importante – spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – che arriva dopo le nostre sollecitazioni a tutela della filiera del legno: la sospensione dell’attività rischiava di generare, in termini produttivi ed economici, una ricaduta negativa non solo nell’immediato, ma anche in vista della prossima stagione termica. In più, il via libera alla selvicoltura va incontro ad una necessità primaria: il lavoro di pulizia nei boschi è determinante per l’ambiente e per la salvaguardia di un patrimonio naturale inestimabile in un 2020 fino ad ora segnato da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi”.
Soltanto i boschi gestiti in modo sostenibile assolvono al meglio funzioni importanti come la prevenzione degli incendi, ma anche la protezione da frane o alluvioni e l’assorbimento di CO2. Grazie al lavoro e alla presenza costante delle nostre aziende – evidenzia Coldiretti Cuneo – è possibile preservare i territori dall’abbandono, svolgendo un insostituibile presidio dell’assetto idrogeologico, e mantenere un patrimonio naturale che ha una grande valenza turistica ed ambientale.
La Granda conta 300.000 ettari di superficie forestale arborea, pari al 15% del territorio provinciale, con oltre 50 specie arboree e 40 specie arbustive.
Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it